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Al Concerto di Pentecoste la “Messa di Gloria” di Puccini

di | 2024-05-24T18:05:37+02:00 26-5-2024 5:45|Sezione10, Spettacolo|0 Commenti

ROMA – Con un grande Concerto di Pentecoste, si è concluso domenica 19 maggio il Festival di Pasqua 2024, organizzato dal regista e scenografo Enrico Castiglione. L’ultimo appuntamento dell’ormai famoso XXVIII Festival – ospiti negli anni furono insigni compositori, direttori d’orchestra, strumentisti solisti, danzatori – si è tenuto nella Basilica dei S.S.Bonifacio e Alessio all’Aventino: protagonista è stato Giacomo Puccini nel centenario della sua morte, avvenuta nel novembre 1924 a Bruxelles.

Enrico Castiglione

Il maestro Claudio Maria Micheli

Qui, egli subì un intervento al cancro sviluppatoglisi in gola, il quale avrebbe dovuto essere risolutivo: però così non fu. Ma egli è qui rinato – per felice iniziativa di Enrico Castiglione – nella sua celebre, eppure pochissimo eseguita, “Messa di Gloria” (1880) di un Puccini non ancora trentenne: seppure venisse accolta con successo all’esame finale nella Scuola di Musica di Lucca, l’enorme successiva fama di Puccini compositore di opere liriche oscurò quella della sua unica musica sacra.

Oggi la Messa è stata interpretata dall’Orchestra Sinfonica del Festival diretta da Stefano Sovrani, dalla locale Schola Cantorum, dal Coro Harmonia Vocalis, dal Coro R.Giovannelli tutti diretti dal Maestro Claudio Maria Micheli: infine, si sono aggiunti il tenore Domenico Menini e il baritono Luca Simonetti, con la sapiente regìa televisiva dello stesso Enrico Castiglione.

Monsignor Colino con papa Benedetto XIV

L’opera del quasi trentenne compositore vive della stupenda e luminosa fluidità di scrittura, che pone in luce specie la bellezza dell’invenzione melodica, e l’innegabile maturità del compositore: non ha sorpreso la commozione del pubblico, anche del cardinale De Donatis e dell’onorevole Mollicone, entrambi presenti all’evento musicale. Il quale non ha dimenticato la presenza di Monsignor Pablo Colino, fedelissimo del Festival; e lo ha ora onorato da docente per 60 anni del Coro della Filarmonica Romana, indi per 26 anni della Cappella della Basilica di S.Pietro in Vaticano, essendo oggi ormai novantenne.

La sua musica si è unita ancora a quella di una toccante “Ave Maria”, che Colino ha voluto dirigere – a sorpresa – facendocene dono e unendosi alle voci musicali dei tantissimi artisti avvicendatisi nel tempo a questo amatissimo Festival di Pasqua, quasi senza fine.

Paola Pariset

Nell’immagine di copertina, la Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino

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