RIETI – “Il mondo dell’acqua, l’acqua per il mondo!”: è lo slogan del progetto Centro Cuore Blu, promosso dalla Chiesa di Rieti, inaugurato in occasione della giornata mondiale dell’acqua (istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite), per coniugare interessi scientifici, economici e culturali intorno al tema dell’acqua in un territorio che è uno scrigno prezioso per la risorsa più importante, da tutelare e preservare. Il territorio reatino ha il suo petrolio, con le sorgenti del Peschiera-Le Capore, le sorgenti di Santa Susanna, fiumi, laghi, la Riserva Tevere Farfa e la Riserva dei laghi Lungo e Ripasottile (quel che rimane dell’antico Lacus Velinus prosciugato dopo i lavori di bonifica), fonti di acqua minerale (fonte Cottorella) e sulfuree (fonti di Cotilia con centro termale), in un territorio gravato da dissesto idrogeologico e ad alta sismicità.
Studiosi locali e di tutto il mondo potranno incontrarsi e promuovere la valorizzazione e il rispetto della risorsa idrica, che qui è fonte anche di produzione energetica con le dighe del Salto e Turano, gli impianti a Salisano. Per lo svolgimento delle attività di ricerca, la Curia ha messo a disposizione i locali di Palazzo Quintarelli a Via Cintia 184 a Rieti, aperti dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio (info.gecoagrilanditaly@gmail.com; www.gecoagrilanditaly). Le attività sono sostenute da Acea e Aps (Acqua Pubblica Sabina) e si dividono in quattro ambiti: documentazione e ricerca, valorizzazione territoriale e turistica, gestione, tutela e sviluppo della risorsa acqua, realizzazione dell’esposizione permanente “Umbilicus Italiae vetrina del pianeta acqua” con nove sezioni al Monastero di Santa Chiara, una summer school per studenti delle scuole secondarie che si svolgerà on line (Water for life and sustainability) e per dottorandi e dottori di ricerca che si terrà in presenza (Sustainable governance of water resources in response to the growing thirst for water and energy).
Le attività sono affidate al Gruppo universitario di ricerca GecoAgriLand Italy, presieduto da Maria Gemma Grillotti Di Giacomo, docente ordinario di geografia dell’agricoltura e responsabile delle problematiche “Alimentazione nel mondo” all’Università Campus – Biomedico di Roma, membro d’onore della società di Geografia a Parigi, insignita del Grand Prix de Cartographie 2001 per aver realizzato l’opera Atlante tematico dell’agricoltura italiana. Tra i suoi oltre 130 titoli si segnalano il primo Atlante tematico delle acque d’Italia, cui hanno collaborato 238 studiosi di varia estrazione disciplinare e il volume Nutrire l’uomo, vestire il pianeta Alimentazione-Agricoltura-Ambiente tra imperialismo e cosmopolitismo, presentato alla FAO nel 2013.
“La Terra soffre la sete, è necessario un rapporto più sano tra l’uomo e l’ambiente, nello spirito dell’Enciclica di Papa Francesco Laudato Si’ e le comunità che vi si riconoscono (tra cui Slowfood), per convertirci a una ecologia integrale. ‘Sorella acqua’ deve restare umile, preziosa e soprattutto casta, senza speculazioni” ha detto il Vescovo Domenico Pompili, che ha invitato Acea, gestore di Ato 2 e Aps, gestore di Ato3 (ambiti territoriali ottimali per la gestione dell’intero ciclo dell’acqua) alla tavola rotonda di inaugurazione del centro di studi. Acea è quotata in borsa, Aps è una società mista pubblico privata. I movimenti, associazioni locali come Balia dal Collare, il Forum Italiano movimento per l’acqua, comitati per il contratto mondiale sull’acqua, acqua bene comune, vigilano sul rispetto della volontà popolare espressa nel referendum per l’acqua pubblica e fanno informazione sulle attività del Consiglio Mondiale dell’acqua (sede a Marsiglia), un’organizzazione privata promossa dalle principali imprese multinazionali del settore, che ogni tre anni organizza il Forum mondiale sull’Acqua. Per il 2024 l’Italia ha candidato ufficialmente Firenze, Assisi e Roma ad ospitare il decimo Forum Mondiale dell’acqua.
Il locale Le Tre Porte di Rieti ospita incontri e cineforum sull’altra faccia della medaglia, che penalizza le popolazioni indigene a favore dei grandi centri urbani e le attività delle società che imbottigliano acqua minerale, che prosciugano le fonti. L’ultimo incontro si è focalizzato sulle proteste dei piccoli centri e delle popolazioni indigene evidenziate nel documentario ‘Agua mi sangre’ in occasione del Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua a Città del Messico nel marzo 2006 ed ha avuto per obiettivo la difesa dell’acqua dalla privatizzazione, mercificazione, la promozione della gestione pubblica, sociale, comunitaria, partecipativa e integrale dell’acqua. Senza andare troppo lontano, i problemi li abbiamo in casa: molti comuni a protezione delle sorgenti del Peschiera sono gravati da vincoli e restrizioni sulle attività agrosilvopastorali e per decenni Roma (che riceve buona parte dell’acqua del Peschiera) non ha dato ristori economici. Il contenzioso tra i due ambiti territoriali ha sancito finalmente i ristori che vengono utilizzati da Aps per ridurre gli sprechi nelle condutture, sostituire i contatori con tecnologia intelligente, mentre è in programma il raddoppio del Peschiera.
La portata del Tevere Farfa intanto è diminuita per l’aumento di captazioni verso Roma. Ben venga dunque un centro studi territoriale sull’acqua “sarà un centro d’eccellenza che prende in esame gli aspetti geomorfologici e chimici. Mancano specifici corsi di laurea, non c’è sufficiente attenzione scientifica, per questo Rieti è il centro di eccellenza, con le numerose sorgenti, i problemi idrografici, le opere di bonifica, le sperimentazioni in agricoltura (guado, barbabietola da zucchero, il primo zuccherificio italiano, gli studi di Nazareno Strampelli sul grano). La geografia è in stretto rapporto con la storia: ogni risorsa ambientale viene scoperta e gestita dall’uomo che deve colloquiare con la natura per fare scelte coerenti con risultati sostenibili e duraturi, in una economia circolare: l’acqua è la prima risorsa rinnovabile e non va sprecata” ha sottolineato Maria Gemma Grillotti Di Giacomo.
Il centro fornisce anche consulenza scientifica al Progetto del Gruppo Acea “Itinerari turistici alla scoperta delle acque d’italia”: il Museo Immersivo Acea (Mia), con totem interattivi (QR Code) sulla storia di Acea e dei luoghi, riprese a 360° e in 3D del tragitto dell’acqua fino a Roma, dislocati in luoghi strategici ( Fonte Cottorella, il Velino a Ponte Romano, Sorgenti del Peschiera, Canetra, lago di Paterno, fonte Lupetto a Greccio, sorgenti di Santa Susanna, Riserva dei Laghi, la Cascata delle Marmore). Carlo Petrini (Slowfood) ha elogiato il progetto come esempio di democrazia partecipativa, ricordando proprio le istanze per l’acqua bene comune “per affrontare temi che rimangono irrisolti da ben 7 governi che si sono succeduti. E’ necessaria una responsabilizzazione più profonda della società civile, per cambiare le cose, mettere in rilievo le potenzialità dei territori, con esempi virtuosi di utilizzo agricolo, la responsabilità di non sprecare un bene prezioso”. Petrini sarà a Rieti per il festival della comunicazione che si terrà dal 21 al 29 maggio.
Francesca Sammarco
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