//Solidarietà e inclusione non hanno confini

Solidarietà e inclusione non hanno confini

di | 2020-10-25T06:40:50+01:00 25-10-2020 6:43|Punto e Virgola|0 Commenti

“Il più aperto ed accogliente di tutta Rimini”: sembra solo uno slogan, ma c’è molto di più al Bagno 27 di Rimini. C’è accoglienza, c’è integrazione, c’è condivisione: c’è voglia, soprattutto in un momento come quello attuale, di fare qualcosa per gli altri. Per i meno fortunati, per coloro che hanno qualche problema, per quelli che vengono emarginati dalla società. Da 26 anni la gestione dello stabilimento balneare della costa romagnola è curata da Stefano Mazzotti che nel 2017 ha aderito al progetto Spiaggia Libera Tutti”. Un’iniziativa di inclusione che permette di offrire tirocini formativi ai ragazzi affetti da disabilità di vario genere.

Inizialmente, in effetti, al Bagno 27 ci hanno lavorato diversi ragazzi segnalati da vari enti ed associazioni, ma nell’ultima stagione si è concretizzato un ulteriore passo in avanti: un vero e proprio contratto di lavoro, non solo un tirocinio. Il consorzio che aveva organizzato il progetto si è sciolto, ma Mazzotti ha ritenuto che non fosse proprio il caso di abbandonare quella strada e così ha pensato ad assumere: il primo ad ottenere lo status di lavoratore dipendente è stato il ventiquattrenne Manuele, che da due anni fa il bagnino. Manuele è afflitto da problematiche dello spettro autstico. E dopo di lui sono arrivati Alberto ed Edoardo, entrambi segnalati dall’associazione Rimini Autismo.

L’inclusione di ragazzi svantaggiati è comunque solo uno degli aspetti che caratterizzano il Bagno 27 che – va sottolineato – è stato uno dei primi sulla riviera romagnola a dotarsi delle carrozzine idonee a portare le persone con disabilità in spiaggia. Inoltre, la scorsa estate è stata allestita una  passerella dipinta con i colori dell’arcobaleno in supporto al Gay Pride, che non si è potuto tenere a causa dell’emergenza coronavirus, e più in generale alla comunità LGBT.

Le varie iniziative rientrano quindi in una visione più ampia che ha alla base il desiderio di dare una mano a chi nella vita manifesta qualche problema o più semplicemente viene escluso dalla comunità benpensante perché “diverso” o “svantaggiato”. E’ un esempio, tutt’altro che insgnificante, di come il gesto di pochi serva a dare un aiuto concreto a tanti.

Buona domenica.

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