SORIANO NEL CIMINO (Viterbo) – Fabbricini, Lotito, Sarri, Corsi e Federico Moccia: ecco i vincitori dell’edizione 2018 del premio nazionale “Pietro Calabrese”: martedì prossimo (29 maggio) la premiazione.
Prestigiose firme del giornalismo sportivo e noti personaggi del mondo del calcio si ritrovano a Soriano nel Cimino, nel Viterbese, per la settima edizione del premio nazionale intitolato a Pietro Calabrese, professionista di grande talento, che ha dedicato la sua vita al giornalismo e alla cultura dirigendo prestigiose testate. Il premio conferisce ogni anno al termine del campionato di calcio un riconoscimento alla carriera a presidenti, dirigenti e allenatori di Serie A e Serie B e a ex-calciatori. Vengono anche premiati giornalisti sportivi, firme di punta che hanno scritto di sport e personaggi legati per passione o per lavoro al mondo sportivo.
La manifestazione, promossa dal giornalista Antonio Agnocchetti e dal sindaco del borgo medioevale con origini etrusco-romane, Fabio Menicacci, sarà condotta dai giornalisti Giuseppe Di Piazza del Corriere della Sera e Federica Lodi di Sky Sport. Riceveranno la Castagna d’oro, simbolo di un prodotto tipico della zona dei monti Cimini, il presidente di Coni Servizi e commissario straordinario della Federcalcio Roberto Fabbricini, i presidenti della Lazio, Claudio Lotito, e dell’Empoli, Fabrizio Corsi, l’ex tecnico del Napoli Maurizio Sarri, lo scrittore e regista Federico Moccia per la sua passione per lo sport, i telecronisti Massimo Marianella di Sky Sport e Alberto Rimedio di Rai Sport, i giornalisti e scrittori Giancarlo Dotto e Maurizio Nicita, gli inviati di politica Goffredo De Marchis della Repubblica e Fabrizio Roncone del Corriere della Sera. Saranno insigniti del premio anche i giornalisti sportivi Cristina Caruso di Rai Sport, Marco Cherubini di Sport Mediaset, Ugo Trani de Il Messaggero, Stefano Chioffi del Corriere dello Sport.
Durante la cerimonia di premiazione, presenti numerosi colleghi di Rai Sport, sarà ricordato il giornalista Ignazio Scardina, recentemente scomparso, e consegnata la Castagna d’Oro alla figlia Elena Sofia.
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