ROMA – L’abito da sposa racchiude in sé una scelta legata ad un momento importante e profondo, che si indossa un’unica volta per poi magari riporlo in un armadio. Eppure in questi ultimi anni c’è chi in nome della solidarietà, dona il proprio abito a chi non può permetterselo. Anche sui social, è possibile leggere annunci proprio come quello dell’Oratorio della Parrocchia di San Martino ai Monti di Roma, nel cuore del Rione Monti, che insieme alle suore della Scuola d’Infanzia Santa Chiara a Colle Oppio, stanno raccogliendo abiti da sposa di diverse taglie e modelli. Una bella iniziativa che ha il sapore della solidarietà, dell’amore per il prossimo, in questo caso per una futura sposa.
Dall’oratorio di questa chiesa fatta costruire da papa Silvestro I, dove sin dal II secolo i cristiani si riunivano per pregare, parte un appello rivolto a chi vuole donare il proprio abito da sposa. Come san Martino di Tours (che, secondo la tradizione, vedendo un mendicante seminudo patire il freddo durante un acquazzone, gli donò metà del suo mantello e poco dopo l’altra metà ad un altro), questo simbolo del matrimonio sarà donato a chi non ha la possibilità di acquistarlo. Infatti sul post di Facebook si legge che “chi volesse ricevere maggiore informazioni o provare un abito, può contattare Maria Grazia sulla pagina FB Oratorio della Parrocchia di San Martino dei Monti di Roma”. Chi volesse invece donare invece il proprio vestito, può lasciarlo alle suore della Scuola di Santa Chiara, in via delle Terme di Traiano (chiedere di suor Valquiria). Questi abiti sono in prestito, si provano, si usano nel giorno del matrimonio e poi si restituiscono, lasciandoli in custodia in una stanza riservata, vicino al quadro di san Martino di Tours, a disposizione di chi ne avrà bisogno.
Tutto questo grazie all’idea di Maria Grazia (una catechista) che un giorno nel rimettere in ordine il suo armadio, si rese conto di quanto fosse ingombrante e, pensando a San Martino di Tours, decise di donarlo a chi non poteva permetterselo. Un’idea accolta da numerose spose che hanno deciso di dare la possibilità ad altre future “colleghe aspiranti” di coronare il loro sogno. Attualmente se ne cerca uno per una candidata sposa in dolce attesa. Gli abiti non si spediscono e coloro che li donano possono lasciare le proprie intenzioni in firma anonima in una busta chiusa, in una cesta che si trova accanto al quadro di San Martino, che poi verranno ricordate durante la celebrazione della Messa.
Un atelier veramente originale, la solidarietà ed il dono sono i valori fondamentali che lo caratterizzano, per rendere unico il giorno più bello di una donna che decide di sposarsi e realizzare così il suo sogno d’amore.
Laura Ciulli
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