L’AQUILA – In agosto a L’Aquila si celebra la Perdonanza celestiniana (è l’edizione 727) e la città diviene centro di giustizia e misericordia per la pace nel mondo. Così il 28 e il 29 agosto si rinnova il rito solenne della Perdonanza, l’indulgenza plenaria perpetua che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice, concesse a tutti i fedeli di Cristo. Il 5 luglio 1294 Pietro Angeleri fu designato dal conclave riunito a Perugia come successore di papa Niccolò IV e il 29 agosto 1294 fu eletto papa nella basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila, costruita per sua stessa volontà e consacrata nel 1288. Alla cerimonia solenne parteciparono oltre ai due re, cardinali e nobili, un immenso popolo, composto, secondo le fonti, da più di duecentomila persone, che ricevettero dal nuovo pontefice un dono di portata straordinaria: l’indulgenza, appunto. Fino ad allora, l’indulgenza plenaria era stata concessa solo a favore dei crociati in partenza per la Terra Santa e ai pellegrini che si recavano alla Porziuncola di Assisi. Era appannaggio per lo più dei ricchi, che in cambio di sostanziose elemosine avrebbero ottenuto almeno la remissione parziale dei peccati.
L’indulgenza celestiniana fece sì che a L’Aquila il Perdono sarebbe stato rinnovato annualmente e concesso anche a poveri e diseredati. Il gesto del Papa ebbe grande valenza spirituale ma anche un suo significato politico, in quanto fu l’occasione per accrescere il potere economico e civile della giovane città. Il 29 settembre, la cancelleria papale formalizzò la concessione di Celestino V con l’emanazione di una bolla affidata all’autorità civile della città, che ne garantì la conservazione. “La Perdonanza non è solo la festa della nostra città, ma la festa di tutti – ha detto il sindaco e presidente del comitato della Perdonanza 2021, Pierluigi Biondi -. L’Aquila è una città un po’ sfortunata, ma allo stesso tempo indomita, con la forza e la volontà necessarie per andare avanti e investire sui giovani. Il giubileo aquilano negli ultimi anni è stato sempre segnato da uno spartiacque: il terremoto prima e la pandemia oggi. La scelta dei giovani figuranti quest’anno, così come nelle edizioni precedenti esprime la volontà di questo territorio di accogliere più giovani perché solo così la città si salverà. Con questo spirito, per il terzo anno consecutivo organizziamo questo passaggio di consegne, che ha un valore profondo: la Perdonanza non è un evento una tantum, ma una festa nel senso più bello del termine, per 365 giorni. Non si è Dama della Bolla, Giovin Signore e Dama della Croce solamente il 28 e 29 agosto, ma lo si è tutto l’anno. Non è una sfilata ma un onore, grande senso di responsabilità”.
La dama della Bolla 2020, Desiree Biccirè, ha consegnato l’astuccio in cui per secoli è stata custodita la Bolla del Perdono di Papa Celestino V, con la quale il Pontefice Santo ha istituito alla fine di agosto 1294, il primo Giubileo della storia, alla Dama attuale, Marianna Capulli. Quest’ultima lo porterà nel cammino verso la basilica di Collemaggio, la sera del 28 agosto. Il Giovin Signore dell’anno scorso, Massimiliano Fornella, ha invece consegnato all’omologo figurante di quest’anno, Federico Santilli, il ramo d’ulivo con cui il cardinale Feroci tocca per tre volte la Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio per ordinarne l’apertura e per dare dunque l’inizio all’indulgenza plenaria. Il sindaco Biondi ha consegnato alla Dama della Croce, Martina Ciccone, il cuscino su cui è stata posta la Croce del Perdono, presentata il 27 agosto.
“Come lo scorso anno, purtroppo, la prudenza per la prevenzione dal contagio da Covid impone di limitare l’allestimento del corteo storico del 28 agosto, che sarà di nuovo in forma statica – ha spiegato il sindaco Biondi –. I figuranti in costume verranno disposti lungo i lati di viale Collemaggio, con la possibilità di vederli per il pubblico entrando sul viale a fasce orarie, e le sole Dame della Bolla e della Croce e il Giovin Signore, accompagnati dalla Municipalità, percorreranno il viale dalla Chiesa di Cristo Re fino alla basilica”. Il primo cittadino del capoluogo abruzzese ha inoltre specificato che al centro dell’evento celestiniano di quest’anno “c’è il tema della formazione. Questa la ragione per cui le figure principali del corteo sono proprio tre persone legate al mondo dell’istruzione.
La serata del 23, come di consueto, è stata caratterizzata dall’arrivo del Fuoco del Morrone o Fuoco del Perdono, la fiaccola partita il 16 agosto dall’Eremo di Sant’Onofrio (Sulmona) e che per una settimana attraversa le località che si trovano lungo l’itinerario che nel 1294 è stato percorso da Pietro Angelerio per arrivare a L’Aquila e ricevere l’investitura a Pontefice, dopo l’elezione avvenuta nel Conclave di Perugia il 5 luglio di quell’anno. La fiaccola viene poi consegnata nelle mani del sindaco, che la utilizza per accendere il tripode della pace, dando il via alle celebrazioni della Perdonanza. Nutrito il programma delle Festa che accanto alle cerimonie religiose vede numerose iniziative culturali e di spettacolo.
Sul palcoscenico il 23 agosto, a dare l’avvio allo spettacolo, il cantautore e storico componente dei Pooh, Roby Facchinetti, con Irene Grandi, Michele Zarrillo, Simone Cristicchi e Orietta Berti, accompagnati dall’orchestra del conservatorio dell’Aquila “Casella” e da una grande corale tutta aquilana, A seguire nei giorni successivi Lorella Cuccarini il 24 agosto ha presentato “L’Aquila si veste di stelle”, Gran Galà di étoiles con i primi ballerini e solisti della Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, San Carlo di Napoli e Centro Danza Art Nouveau. Protagonista della serata del 25 agosto Gigi D’Alessio. Ospiti speciali dell’evento, Arisa e il rapper Clementino. Per la serata del 26, esibizione di Max Pezzali, mentre il giorno successivo sarà la volta di Franco 126, artista amatissimo dai giovani. Il 28 è la giornata più attesa, quella centrale della Perdonanza celestiniana, con l’apertura della Porta Santa della basilica di Collemaggio nel secondo pomeriggio da parte del Cardinale Enrico Feroci e, di conseguenza, l’inizio del Giubileo Aquilano. Solennità che seguirà il corteo della Bolla e la Santa Messa Stazionale. La Porta Santa sarà chiusa la sera successiva, 29 agosto, intorno alle 20, dall’Arcivescovo dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi, e dal sindaco Pierluigi Biondi, per segnare la conclusione dell’indulgenza plenaria per quest’anno. Il gran finale del programma culturale è previsto per il 30 agosto, con lo spettacolo dal titolo “L’Aquila ritorna: l’abbraccio alla musica e alla cultura”, con Fabrizio Moro, Ermal Meta, Dulce Pontes, Monica Guerritore, Stefano Fresi, i Neri per Caso, il ritorno di Riccardo Cocciante e la straordinaria partecipazione di Renato Zero.
Margherita Bonfilio
Tradizioni da custodire e perpetuare.