Tornare indietro nel tempo? A Civitavecchia si può. Con la tecnologia virtuale in 3D è possibile camminare in una delle strade, nei vicoli di fine Ottocento, osservare la gente di allora, addirittura parlarci, osservare la città del 1861 e godere dei palazzi, delle fontane, delle chiese di quel tempo.
La toponomastica però era diversa da oggi: c’era la Prima Strada, la Seconda Strada, la Terza Strada e via dicendo. Un museo virtuale realizzato grazie alla tenacia e alla passione di Roberta Galletta che al numero 1 di via Piave, la salita che conduce a piazza Leandra, cuore antico della città portuale, propone un viaggio che non ha eguali in Italia se non a Bologna dove Roberta Galletta ha studiato. Il suo desiderio è stato da sempre quello di far conoscere ai suoi concittadini e ai turisti come era Civitavecchia in passato raccontandone usi e costumi di due secoli fa. Un obiettivo raggiunto senza l’aiuto di sponsor o finanziatori. “Ho conseguito un master a Bologna – racconta Roberta Galletta – e qui ho scoperto la tecnica 3D che permette di ricreare ambienti e di farci muovere dentro lo spettatore. Ho chiesto se la cosa si potesse applicare a Civitavecchia e avuto l’ok mi sono data da fare per portarla anche qui: siamo l’unico altro posto in Italia dove accade. Per avere la somma ho venduto una casa che avevo ricevuto in eredità da una zia e sono tornata a vivere con i miei”.
Per riproporre con la massima fedeltà la Prima Strada del 1860 ha studiato, cercato, scavato tra gli archivi storici sfruttando anche l’aiuto dell’architetto Francesco Correnti, civitavecchiese, anche lui da sempre appassionato di storia locale il quale è riuscito a ricostruire la pianta dell’antico centro urbano di Civitavecchia.
Ecco la Macchina del Tempo, sedendosi su una sedia girevole, indossando uno speciale visore e tenendo in mano due manopole si cammina lungo la Prima Strada di fine ‘800, incontri la gente di allora, ci parli, fai due chiacchere con i negozianti del posto, entri nella Chiesa Templare di Santa Maria e rimani sorpreso dal realismo di quello che ti trovi davanti agli occhi. In questo viaggio nel passato ti fanno da guida i tre civitavecchiesi più illustri di quel tempo: lo storico Padre Alberto Guglielmotti, il Comandante e ingegnere della Marina Pontificia, Alessandro Cialdi, e l’incisore Luigi Calamatta. Ma non finisce qui, una serie di foto mostra come era il porto e il centro della città prima dei bombardamenti della seconda guerra. “Guardando queste testimonianze – spiega Roberta Galletta – si capisce che sì le bombe fecero grandi danni alle costruzioni di quel tempo ma che sicuramente molto si sarebbe potuto ricostruire e recuperare. Invece al posto dei palazzi storici si eressero edifici moderni e la chiesa di Santa Maria fu “sacrificata” a vantaggio della Cattedrale”.
Il viaggio virtuale dura circa un’ora e mezzo e costa 13 euro, per prenotare chiamare il 3472709089. Fino a oggi l’affluenza è stata notevole nonostante l’emergenza Covid. “La gente viene – aggiunge Galletta – da quando ho aperto, ho avuto una affluenza costante, cosa che mi rende molto orgogliosa, visto che tutto qui dentro è stato fatto da me, da sola. Mi piacerebbe poter proporre un secondo viaggio virtuale, quello all’interno dell’antica Rocca ma servirebbe un altro grosso investimento. Io comunque non mollo”.
E nel frattempo sta preparando quello lei chiama “un regalo d’amore” alla sua città. “Nel locale attiguo – conclude – sto realizzando una sala che sarà a disposizione dei civitavecchiesi per mostre e appuntamenti che raccontino le storie delle loro famiglie”.
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