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Le patatine chips amate in tutto il mondo

di | 2022-01-21T12:54:52+01:00 23-1-2022 6:10|Enogastronomia, Sezione 3|1 Comment

MILANO – Chi non le ha mai assaggiate affondando voluttuosamente la mano in un sacchetto dal rumore inconfondibile? La scoperta delle patatine è da attribuire ad un cuoco americano, George Crum, che il 24 agosto del 1853 divenne l’antesignano della famosa chip. Lavorava in un hotel a Saratoga Springs nello Stato di New York, il Moonís Lake House. Fra i suoi clienti c’era un tipo molto esigente, Cornelius Vanderbilt, un magnate delle ferrovie. Un giorno, puntuale come sempre, si sedette al tavolo del ristorante e ordinò delle belle patate fritte, ma appena gli furono servite restò fortemente deluso. Si lamentò con il povero cuoco che le patate servitegli non erano abbastanza sottili e croccanti, anzi erano troppo spesse e pesanti e non si fece scrupolo a rispedire in cucina ogni piatto di patate fritte che veniva portato in tavola. Dopo aver subito con pazienza le lagnanze del cliente, Crum si mise all’opera. Era nata una vera sfida all’ultima patatina, una sfida destinata a dare vita a uno degli alimenti più consumati al mondo.

George Crum

Il cuoco ridusse le patate in fette sottilissime, quasi trasparenti, e le fece rosolare lentamente e amorevolmente in olio, fino a renderle leggere e croccanti. Furono ripetuti vari tentativi fino a raggiungere la perfezione, per la gioia del signor Vanderbilt. C’è però chi ritiene che il cuoco di Saratoga Springs, con questa mossa, abbia voluto farsi beffa dell’incontentabile cliente, propinandogli una patata volutamente troppo fina, ignaro che la sua scoperta sarebbe entrata nella storia. Da allora le chips (che gli inglesi continuano a chiamare “crisps”, mentre in italiano si usa il termine “patatine”) hanno iniziato la loro marcia trionfale e hanno dato vita a una produzione industriale su vasta scala, offrendo ai consumatori proposte sempre più sofisticate sotto il profilo della denominazione, dei sistemi di frittura e, soprattutto, del sapore, sposandosi ad aromi un tempo impensabili. E accanto a quelle di forma tradizionale, che si adatta meglio alla lingua per facilitare l’apprezzamento della croccantezza e della sapidità, sono apparse quelle a fiammifero e quelle addirittura rigate e ormai con innumerevoli gusti originali.

Nel 1917, invece, all’età di 103 anni, Catherine Adkins Wicks, sorella di George Crum e sua assistente in cucina, affermò di essere lei la vera creatrice delle patatine chips. Da quel momento, alcuni cominciarono a sostituire, nel mito della creazione delle patatine Crum, George con sua sorella. Altri, invece, sostennero che la donna, per un suo errore accidentale, avesse fatto cadere una sottilissima patata nell’olio per friggere e che lì avesse avuto il suo momento di gloria, screditando il primato del fratello. Dagli Stati Uniti la ghiottoneria attraversa l’Atlantico, per approdare nel Regno Unito, dove attualmente le patatine costituiscono lo snack più consumato, soprattutto tra i giovani. Rappresentano infatti il 60% di tutti gli stuzzichini salati che vengono venduti nel Paese, con circa 8500 milioni di confezioni vendute ogni anno.

Fino agli inizi del Novecento le patatine non erano facilmente disponibili sul mercato. La svolta si ebbe nel 1913, quando un certo Carter, che aveva assaporato le chips in Francia, decise di iniziarne la produzione industriale a Londra. Così pochi anni dopo, nel 1920, il londinese Frank Smith avendo apprezzato il nuovo modo di cucinare le patate intuito da George Crum, decise di mettere anima e corpo in un’operazione che lo portò a creare un redditizio business a nord di Londra. L’imprenditore, insieme alla moglie, confezionò le patatine dorate e fritte in sacchetti di carta oleata che non lasciavano filtrare il grasso di cottura. Inizialmente cominciò a girare il quartiere circostante il suo laboratorio con il carretto per vendere l’irresistibile snack. Nel giro di un anno, Smith si trasferì in uno stabile più grande, dove poté dare lavoro a 12 dipendenti. Le sue patatine, fritte artigianalmente, in seguito vennero preparate a getto continuo in oltre 40 delle più importanti zone balneari attorno a Londra e vendute a 3 penny al sacchetto. Presto i clienti preferirono aggiungere del sale allo snack, pertanto Smith munì ogni confezione di una piccola quantità di sale avvolto in carta blu con la scritta “Aggiungi il sale e agita”.

La mania per le chips contagiò in breve tempo gli altri Paesi d’Europa, specie la Germania, dove nel secondo dopoguerra Heinz Flessner fu il primo produttore di successo in questo settore, dando vita nel 1951 alla compagnia Stateside Potato Chip con la moglie Ella. I suoi primi clienti furono i soldati americani che stazionavano nella Germania ancora in parte occupata dalle truppe alleate. Flessner confezionava le patatine in buste di plastica che Post Exchanges consegnava a mano all’esercito americano. Nel 1961 aveva già monopolizzato il mercato tedesco e aperto due nuove fabbriche. Un giorno decise di invitare i suoi colleghi americani produttori di chips a Francoforte per una storica assise. Fu allora che Flessner, Harvey Noss (Stati Uniti), David Sword (Regno Unito) e John Zweifel (Svizzera) crearono un consorzio europeo per la produzione di chips. Successivamente nacque l’Associazione europea dello snack (ESA).

George con la sorella Catherine Adkins Wicks

Lo storico e scrittore T.J. Stiles ha avanzato, negli ultimi anni, una teoria abbastanza originale e che si pone qualche anno prima del 1853. In alcune note, sempre del “New York Herald” del 1849, Stiles ha trovato delle citazioni ad una certa Eliza e alla sua squisita cucina, composta anche da patatine molto croccanti. Il giornale afferma che questa donna viveva vicino ad un lago e il suo nome fosse abbastanza famoso da attirare gente da diversi luoghi giusto per vedere come avrebbe cucinato le loro verdure. Altri storici, invece, sostengono che la prima patatina croccante risalga al 1817, quando un dottore britannico, William Kitchiner, pubblicò un suo ricettario dove vi erano incluse anche delle “patate fritte fatte a fettine”. Il fatto, però, che abbia pubblicato e reso nota una ricetta con questo tipo di piatto non lo rende un creatore. E’ possibile, quindi, che le patatine esistessero ancora prima del XIX secolo e che la loro preparazione si tramandi da centinaia di anni.

Ad ogni modo, chiunque possieda il titolo di “creatore delle patatine chips” non risulta avere granché importanza adesso, tantomeno in passato. Questo contorno iniziò ad avere successo solo intorno agli anni ’30 del XX secolo, quando due compagnie, la Lay’s e la Fritos, iniziarono ad imbustarle e venderle come snack di massa. Un alimento diventato mitico per i golosi di ogni età a prescindere da chi sia stato il suo “inventore”.

Claudia Gaetani

One Comment

  1. Margherita Bonfilio 23 gennaio 2022 at 20:03 - Reply

    Appetitoso!!

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