NAPOLI – “Mi rivolgo a ciascuno di voi che, in tante occasioni, in maniera inosservata e sacrificata, nella stanchezza o nella fatica, nella malattia o nella desolazione, assumete la missione come un servizio a Dio e al suo popolo e, pur con tutte le difficoltà del cammino, scrivete le pagine più belle della vita sacerdotale”. Aveva scritto così Papa Francesco in occasione del 160esimo anniversario della morte del santo Curato d’Ars. Ed è senza ombra di dubbio una delle “pagine più belle della vita sacerdotale”, questa scritta da un sacerdote, specialmente in questo momento storico così problematico, a causa della pandemia da Covid-19, don Michele Madonna.
Sulla sua pagina Facebook, come fanno tanti suoi “colleghi”, ottima vetrina mediatica per fare arrivare il messaggio del Vangelo, “La risposta di Dio – don Michele Madonna”, che conta oltre 17.000 seguaci, si può seguire la sua intensa attività pastorale. Ma quello che colpisce, specialmente per un cattolico, è quello che sta compiendo specialmente in questo periodo: don Michele ogni settimana amministra il Sacramento della penitenza, praticamente confessa, ma per strada. Sì, il parroco di ben tre parrocchie, scende in strada e confessa, “salva le anime”, fa conoscere la bontà, la misericordia di Dio. Sono ben 18 anni che questo prete napoletano evangelizza così, coadiuvato anche da alcuni ragazzi delle sue parrocchie che portano la Parola di Dio, attraverso spettacoli teatrali ispirati ai passi del Vangelo.
L’emergenza Covid-19 ha messo a dura prova le nostre esistenze, il lockdow ha allontanato i fedeli dalle chiese, per via delle misure restrittive. Don Michele scende in piazza, è sempre più in prima linea, come documentato dalle immagini sul suo profilo social. È un pastore che guida il suo gregge in un territorio minato dalla camorra, dalla delinquenza e dal degrado. Restituisce dignità a chi è caduto nei meandri di una vita dissoluta ai margini della legalità. La vocazione di un dj originario di Casoria, con tanto di fidanzata ed abiti firmati, che sente un vuoto dentro di sé e che a vent’anni, lascia tutto ed entra in seminario. Si occupa di chi ha bisogno, tanto da arrivare ad affittare il PalaPartenope di Napoli, per un evento ispirato sulla fede denominato: “Vi darò un cuore nuovo”.
Migliaia di persone cantano, pregano, ascoltano i discorsi del loro padre spirituale, della loro guida in un tempo così buio: don Michele. Iniziative particolari, certo, ma probabilmente al passo con i tempi, tanto da balzare, anni fa, sulle prime pagine dei giornali e suscitare discussioni. Ma lui continua imperterrito, come Gesù, e tutte le settimana va per strada e confessa.
Laura Ciulli
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