ROMA – Una serie televisiva per la prima volta realizzata per Tv2000: “Canonico”, prodotta da Map to the Stars, Morgana Studio per l’emittente della Cei. Nei panni del protagonista, un parroco moderno, con dei risvolti umani, Michele La Ginestra, straordinario interprete, diretto da Peppe Toia, in 20 puntate da 20 minuti, la sera dopo la Messa delle 19.
Il sacerdote che tra l’altro si chiama don Michele, è tornato in Italia da una missione in Sud America, inviato in un piccolo paese dal vescovo suo amico, interpretato da Fabio Ferrari, figlio del grande Paolo Ferrari. Una vocazione arrivata in età adulta, dopo essere stato un pilota di aerei di linea, per poi approdare, toccato dalla “chiamata divina”, in una missione a Restrepo, in Colombia. Un parroco che ama andare in mountain bike, anche se poi scappa fuori qualche imprevisto, che lo porta a fermarsi, per ascoltare i suoi parrocchiani, a consigliare i dubbiosi, ad accogliere chi si accosta a questa piccola realtà ecclesiale. Giovani alle prese con le problematiche del loro tempo, mamme preoccupate per i loro figli, accoglienza agli immigrati, l’uso spropositato dei social, sono alcuni dei temi affrontati nelle puntate.
Tutti ricevono l’aiuto di don Michele, arrivano a vedere la realtà che li circonda con nuovi occhi, gli occhi di Dio, attraverso un suo Ministro, disponibile e presente. Una fiction che attraversa, dunque, i problemi della società, i drammi umani, alla luce del Vangelo vissuto con fede ed abbandono. Michele La Ginestra calato perfettamente nei panni di questo parroco, riesce a trasmettere il volto del prete tra la gente, del vero pastore di anime pronto all’accoglienza ed all’ascolto, con il sorriso. Si inserisce nelle esistenze con garbo ed amore, guidando e proteggendo chi incontra nel suo cammino.
Del resto, proprio Papa Francesco in occasione della 58.ma Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, presiedendo la Messa per l’ordinazione sacerdotale di nove diaconi, aveva raccomandato ai nuovi preti di “vivere lo stile di vicinanza, compassione e tenerezza di Dio”, ricordando che il sacerdozio “non è una carriera ma un servizio”. “Canonico’ è tutto questo e Michele La Ginestra rende credibile questa sua interpretazione, offrendo spunti di profonda riflessione.
Laura Ciulli
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