I fiori: belli, colorati, profumati. Ma non solo. Sono tanti, infatti, quelli che si possono mangiare. Sorprende scoprire che anche quelli più comuni che si coltivano nel giardino di casa sono commestibili e possono diventare saporite pietanze. Da soli o nelle insalate, con il formaggio e in saporitissime minestre. E’ da sempre che i fiori si mangiano anche se con il passare dei secoli il loro impiego in cucina è andato via via perdendosi e i fiori sono stati coltivati solo a scopo ornamentale. Poi, in questi ultimi anni, sono tornati di moda soprattutto nei ristoranti gourmet dove i vengono utilizzati guarnire le portate più disparate.
Noi italiani mangiamo i fiori di zucca, in India mangiano i petali di rosa e in Turchia i fiori di ibisco vengono venduti freschi ed essiccati. Ma attenzione, non tutti i fiori sono commestibili per l’uomo, esistono fiori che si possono mangiare e fiori che possono diventare pericolosi per la salute.
Bisogna conoscerli a fondo per evitare spiacevoli sorprese. Mai mangiare i fiori venduti dai vivai e fiorai, in genere sono trattati con prodotti tossici; non raccogliere fiori da mangiare sul bordo delle strade o nei giardini pubblici, possono aver subito trattamenri chimici; evitare quelli che crescono ai margini zone industriali, meglio evitare qualsiasi fiore che cresce in zone insalubri.
Rivolgersi sempre ai negozi specializzati dove trovare fiori commestibili. E seguire i consigli degli esperti: mangiare solo i petali e rimuovere il pistillo più grosso e lo stelo. Se i petali sono commestibili, spesso pistilli e stelo non lo sono.
Per chi soffre di allergie prima consultare un medico allergologo. E soprattutto utilizzare solo fiori commestibili di provenienza certa, qualsiasi fiore se cresce in ambiente insalubre può diventare potenzialmente nocivo per la tua salute.
Quali sono i fiori che si mangiano? Sono davvero numerosi i fiori commestibili. Ricordare che qualsiasi fiore che cresce in ambiente insalubre può diventare potenzialmente nocivo per la tua salute.
Ecco un elenco di quelli che si possono mangiare: calendula, agerato (è il fiore dell’anice stellato), tutti i fiori delle specie allium, quindi i fiori di aglio, di porro, di erba cipollina, aneto, angelica, basilico, cerfoglio, camomilla, borragine, bocca di leone, fiori di limone, di arancio, pompelmo e di altri agrumi, coriandolo, crisantemo, finocchio, fiordaliso, garofano, gelsomino, i petali di girasole, gladiolo, glicine, ibisco, impatiens, issopo, lillà, fiori di menta, ravanello, rosa, salvia, tagete.
In cucina l’uso di questi fiori è svariato: per le insalate miste, per guarnire dolci o cocktails, per i dolci, anche per portare in tavola sale o zucchero aromatizzato. Lo zucchero arricchito con petali di fiore, infatti, si può usare per addolcire e aromatizzare il tè, la camomilla o altre tisane. Si piò usare il fiore di tarassaco (il dente di leone) da accostare a una buona omlette, il dente di leone ha un sapore leggermente amarognolo, al contrario, il glicine ha un sapore dolce.
Diversi sono i fiori che hanno un sapore pepato e così possono aromatizzare risotti e zuppe. I fiori di verbana odorosa, per esempio, hanno un sapore deciso e si sposano bene con piatti dalla nota acidula.
Poi ci sono quelli dolci. Angelica, fiori di agrumi, camomilla, gelsomino, ibisco, rosa, garofano e viola sono indicati per preparare dolci al cucchiaio, biscotti, muffin e torte.
I petali di girasole, borragine, fiordaliso, coriandolo e gladiolo vanno bene per arricchire risotti e zuppe così come tartare di manzo o di tonno si possono combinare bene con molti petali che conferiscono un tocco elegante al piatto. I fiori, infine, si abbinano bene con formaggi, carni e portate a base di pesce.
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