ROMA – Il 29 gennaio 2018 l’Italia ha presentato una richiesta ufficiale  per diventare osservatore associato della Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese (CPLP), nell’ambito del rinforzo delle relazioni bilaterali con tutti gli Stati lusofoni. Nel documento siglato dal Ministro degli Affari Esteri, Angelino Alfano, il Governo Italiano mette in evidenza il consolidamento delle relazioni bilaterali con tutti i paesi lusofoni, offrendo come esempio il fatto che l’Italia sia il paese non lusofono con il maggior numero di cattedre universitarie di lingua portoghese. “La tradizionale vocazione italiana per il dialogo, per la mediazione e per l’integrazione culturale fanno dell’Italia un partner credibile per la Comunità che, grazie alla crescente adesione degli osservatori associati, sta diventando sempre più un foro di incontro e di dialogo per i paesi di diverse aree geografiche”, afferma il Governo italiano nella lettera indirizzata alla segreteria esecutiva della CPLP, Maria do Carmo Silveira. Anche il principato di Andorra ha formalizzato, una proposta per diventare osservatore associato della CPLP, intenzione annunciata all’inizio del mese di gennaio dal primo ministro di Andorra, Antonio Marti’, in una dichiarazione alla stampa dopo un incontro con l’omologo portoghese, Antonio Costa.

La decisione in merito a queste richieste dovrà essere presa durante la prossima riunione dei capi di Stato e del governo della CPLP, che si realizzerà quest’anno a Capo Verde, con data ancora da definire. Attualmente solo 10 paesi possiedono lo statuto di “osservatore associato” della CPLP: Georgia, Ungheria, Giappone, Repubblica Ceca, Slovacchia, Isole Maurizius, Namibia, Senegal, Turchia e Uruguai. Mentre la CPLP è ufficialmente composta da Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea Bissau, Guina Equatoriael, Mozambico, Portogallo, San Tomè e Principe e Timor-Est.

Fonte https://www.dn.pt/mundo/interior/italia-pede-estatuto-de-observador-na-cplp-9082020.html

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