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“Cento poeti per cento canti”: maratona dedicata a Dante

di | 2021-09-19T18:27:17+02:00 19-9-2021 6:20|Cultura, Sezione 5|0 Commenti

PIACENZA – “Cento poeti per cento canti” per una iniziativa che ha riunito a Piacenza presso la Chiesa di San Cristoforo, sede del Piccolo Museo della Poesia, un folto numero di poeti provenienti da diverse città d’Italia e dall’estero con un grande obiettivo: la lettura integrale della Divina Commedia dando voce ai personaggi che ne sono i protagonisti, rendendoli reali e attuali. Dopo una breve presentazione da parte del direttore del Museo, Massimo Silvotti, e poi l’avvio delle letture e la declamazione dei versi del più grande poema del mondo, il più tradotto dopo la Sacra Bibbia. I presenti alla manifestazione hanno preso posto in religioso silenzio nelle sedie disposte nell’antica chiesa e, insieme ai poeti che via via si sono succeduti al microfono, sono entrati in punta di piedi con Dante, prima nell’Inferno, poi nel Purgatorio ed infine in Paradiso. Gli stessi spettatori sono diventati parte integrante del poema che così è divenuto canto corale tratteggiato dall’interpretazione di ciascun poeta che, in base alla propria sensibilità e personalità, è riuscito a coinvolgere tutto il pubblico presente, ma anche quello in ascolto della diretta streaming.

Massimo Silvotti

La musicalità e la pluralità delle lingue ha fatto della Divina Commedia un testo da amare e assaporare a piccoli sorsi, catturati dalla gestualità e dall’intercalare della voce dei lettori. Il tutto è avvenuto senza interruzione alcuna, alternando letture in presenza da parte di poeti contemporanei e letture a distanza da parte di esponenti della cultura di fama internazionale in collegamento da paesi stranieri. Sono stati sei i collegamenti esterni e molti invece gli stranieri che hanno utilizzato la propria lingua madre per interpretare i versi di Dante Alighieri. Ed ecco che il testo in lingua italiana ha assunto forme diverse (pur rimanendo fedele alla stesura originale), attraverso traduzioni in arabo, giapponese, francese, tedesco, inglese, croato, indiano. Ha rappresentato così l’aspetto multidisplinare dell’opera dantesca che si è fatta viva attraverso parole di cui spesso è sfuggita la traduzione, ma non il significato, trasmesso attraverso la gestualità e la musicalità dell’interpretazione dei poeti stranieri. Con oltre 120 poeti partecipanti “Cento poeti per cento canti” ha reso Piacenza capitale della cultura a tutti gli effetti, suggestionando chi ha avuto modo di ascoltare la declamazione di tutti i canti della Divina Commedia.

Sabrina De Canio

L’evento, iniziato nel mattino del 13 settembre ha avuto termine alle 2,40 del 14 settembre con l’intento di celebrare il settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta avvenuta proprio nella notte fra il 13 e il 14 settembre. Significativo che, nonostante l’ora tarda, anche a fine serata ci fossero diversi presenti in sala tra cui lo scrittore Domenico Ferrari Cesena, che ha omaggiato Dante con la sua lettura alle 2 di notte. Il commento dei poeti e del Direttore del Museo, Massimo Silvotti, rappresenta l’aspetto più significativo della manifestazione: “Attraverso la lettura dei cento canti siamo entrati nella Divina Commedia e abbiamo guardato il mondo dall’interno dell’Universo dantesco”. Tutto questo a dimostrazione che “l’arte ha dei veicoli che sono sconosciuti”.

Determinante l’aspetto internazionale dell’evento curato dalla co-direttrice del Museo, Sabrina De Canio, responsabile del profilo internazionale. Diverse le iniziative organizzate dal Piccolo Museo della Poesia per celebrare il sommo poeta Dante nel settecentesimo anniversario della sua morte da segnalare un convegno multidisciplinare (il 29 maggio, data presunta della nascita del poeta) e una mostra di ricami e poesie (il 12 giugno). Durante tutto l’anno dantesco, tra l’altro, nel Piccolo museo della poesia di Piacenza è possibile visionare il facsimile conforme all’originale della più antica Commedia miniata al mondo, il Palatino 313. Il tutto a sottolineare che Dante Alighieri con la Divina Commedia è patrimonio dell’umanità intera.

Margherita Bonfilio

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