MILANO – Estate all’insegna della riscoperta di “itinerari turistici nel gusto” un po’ in tutta Italia. Eccone alcuni. Nel Lazio sono da segnalare percorsi alla scoperta dei borghi e parchi della Tuscia accanto ai luoghi dove trionfa il sapore sopraffino del tartufo. Tra i Monti della Tolfa, colline di origine vulcanica nell’Antiappennino Laziale, ad Allumiere, nel mese di luglio, è tornata alla ribalta la Sagra del tartufo e degli antichi sapori. Allumiere è un piccolo paese rinascimentale che deve il suo nome ai diffusi giacimenti di alunite che si trovano in questa zona, minerale da cui si estrae l’allume, un sale che in passato rivestiva una notevole importanza nelle lavorazioni tessili, in quelle della carta e delle pelli, ma anche in medicina per le sue capacità emostatiche. Il paese si trova a una trentina di chilometri a sud di Tarquinia, uno dei centri principali di quella che viene denominata Tuscia, territorio che comprendeva l’antica Etruria, tra la Toscana, l’Umbria occidentale e il Lazio settentrionale.
Oggi la Tuscia è divenuta una meta turistica ambita, non solo per la presenza di città etrusche molto importanti e note, ma anche per il crescente interesse verso splendidi borghi di origine antica. Si parla di turismo definito esperienziale, quello che consente a ciascuno di fare esperienze indimenticabili tra storia e palato. Esso infatti permette di unire al fascino storico-architettonico e paesaggistico dei luoghi quello della tradizione culinaria, alla riscoperta di usi e costumi contadini uniti alle antiche ricette gastronomiche. Per chi preferisse un itinerario lungo la costa tirrenica, nella Maremma laziale, superata Tarquinia verso nord, a circa un’ora di auto da Allumiere si trova Canino, dove nacque Alessandro Farnese. Non è questo il periodo della tradizionale Sagra dell’Olivo, ma nel suo territorio comunale, e in parte in quello di Montalto di Castro, si trova il sito archeologico della città etrusca di Vulci e le sue Necropoli con oltre 10.000 tombe. È consigliata anche una visita al Museo Archeologico di Vulci, ospitato nel Castello dell’Abbadia, dove sono esposti oggetti provenienti dagli scavi delle Necropoli.
Nella Maremma laziale, invece, ultimamente si sta diffondendo, come in altre zone d’Italia, la coltivazione della lavanda, grazie alla cui fioritura, tra la fine di maggio e la fine di luglio, i campi si colorano del tipico viola-blu, offrendo uno spettacolo meraviglioso che una volta poteva vantare solo la Provenza. Dirigendosi verso l’interno, invece, da Allumiere si può raggiungere Oriolo Romano, che dista meno di 30 km in direzione Lago di Bracciano. Il paesino sorge sui Monti Sabatini, una zona collinare ricca di boschi inserita nel Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano, patrimonio dell’UNESCO. Di particolare interesse è, per gli appassionati di gastronomia, la Sagra del fungo porcino che si svolge nel mese di settembre. Per chi invece vuole fare esperienze legate all’attualità più prossima e vuole farlo spaziando tra l’enogastronomia e le espressioni artistiche, in particolare quelle legate al territorio, val la pena di ricordare la manifestazione Jazz & Wine a Montalcino.
Questo splendido borgo richiama immediatamente alla mente uno dei vini rossi più rappresentativi della Toscana e dell’intera produzione vinicola italiana, il Brunello di Montalcino che naturalmente è uno dei protagonisti dell’iniziativa enogastronomica e artistica appena segnalata. Jazz & Wine in Montalcino infatti è una rassegna che unisce il grande jazz e il vino di qualità e che si svolge per il ventiquattresimo anno consecutivo. Tutti gli appuntamenti previsti quest’anno hanno come palcoscenico la Fortezza di Montalcino, con gran finale la domenica affidato alla chitarra di Alex Britti. Il contenuto enoturistico della manifestazione è garantito dall’impegno dell’azienda vinicola Banfi, storica realtà del dterritorio di Montalcino. In occasione dell’ultima serata di Jazz&Wine, è anche prevista un’apertura straordinaria del Complesso monumentale di Sant’Agostino e dell’Enoteca Bistrot del Tempio del Brunello, dove si potrà ascoltare il concerto nell’atmosfera suggestiva dei chiostri. Un’occasione speciale per visitare il Tempio del Brunello.
Scendendo verso il centro Italia, ci si può fermare nelle Marche, regione ricca per la sua varietà di proposta turistica, dalle località balneari, alle città d’arte, ai piccoli borghi storici immersi tra boschi e valli. Prima tappa Senigallia, località nota anche per la sua “spiaggia di velluto” e per la Rotonda a Mare. Da un punto di vista gastronomico, nel mese di luglio è entrata nel vivo la manifestazione “Senigallia Città Gourmet”, una delle tappe del Grand Tour delle Marche che attende i turisti proprio presso la Rotonda, con una degustazione-spettacolo alla scoperta di preziose “gemme” gastronomiche di mare e di terra.
Per chi preferisce un’esperienza in un’ambientazione più tranquilla si può visitare l’Azienda Agricola Mazzola, che può ospitare per un aperitivo o per un’esperienza di street food in vigna. Per completare l’esperienza enogastronomica il visitatore è poi atteso per la degustazione dei vini biologici dell’azienda. Al mare si aggiungono numerosi centri storici arroccati su splendide colline. E’ il caso di Offagna, borgo delle Marche di origini medievali situato sulle colline del Conero. Appena a sud di Ancona, è raggiungubile da Senigallia in una quarantina di minuti di auto. La Rocca di Offagna offre una visita guidata della Rocca seguita da aperitivo di specialità marchigiane per deliziare il palato.
E questi sono solo alcuni dei tanti “itinerari turistici con gusto” che si possono intraprendere rimanendo in Italia apprezzando le bellezze artistiche e gustando le specialità locali.
Margherita Bonfilio
Articolo molto interessante!
Una interessante panoramica su alcuni luoghi degni d’essere visitati.