La nascita di un giornale (cartaceo o digitale, non importa) è sempre una buona notizia. I motivi sono facilmente intuibili: più spazi informativi, più libertà, più possibilità nella scelta del mezzo attraverso il quale ricevere (o dare) notizie. Ma, nel caso de Il Punto Quotidiano, c’è una ragione in più viste la conformazione e la struttura del giornale: un grande contenitore che abbraccia praticamente l’intera Italia e che si pone l’obiettivo di raccontare, attraverso le corrispondenze dei redattori e dei collaboratori, i nostri territori. Le loro bellezze (tantissime e, spesso, anche sconosciute), le loro tradizioni, le storie delle persone (anche queste purtroppo spesso dimenticate) che li hanno resi grandi. E ancora itinerari, musei grandi e piccoli, personaggi, curiosità, prodotti tipici, ricette, percorsi, storie… Una miniera davvero inesauribile che va solo scavata e valorizzata.
Non c’è bisogno di particolare immaginazione per rendersi conto di quanto questo immenso patrimonio (che è di tutti noi e che intimamente ci appartiene) abbia soltanto “voglia” di essere scoperto e portato alla luce. Non è un’impresa semplice, inutile nascondersi le difficoltà: il lavoro da fare è tanto e pure impegnativo. Ma non si tratta neppure di impresa impossibile. Servono semplicemente (mettendole a sistema) le qualità essenziali che caratterizzano ogni umana intrapresa che abbia l’ambizione di centrare gli obiettivi: applicazione, onestà, carattere, grinta. E come collante la volontà di non arrendersi di fronte alle inevitabili difficoltà, ma di saper e voler reagire con professionalità di fronte agli imprevisti e agli intoppi (inevitabili pure questi).
L’unica promessa (certamente non elettorale, perché quelle sovente diventano carta straccia il giorno dopo il voto…) che oggi l’intera redazione è in grado di prendere riguarda l’impegno con cui ogni giorno si cercherà di mantener fede alla “mission” editoriale: semplicemente raccontare le nostre terre. Evidenziandone gli aspetti positivi, ma rilevando anche i lati negativi perché le critiche possano avere la funzione di stimolare gli interventi e migliorare ogni aspetto possibile.
Buon viaggio.
Viterbo Gennaio 2018
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