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San Michele, una linea che unisce 7 santuari

di | 2021-06-20T07:02:58+02:00 20-6-2021 6:10|Sezione 3, Viaggi|0 Commenti

MILANO – Riprendere a viaggiare, dopo una lunga e forzata pausa globale, porta a nuovi stimoli e sempre nuove conoscenze. Tra le tante leggende metropolitane, credenze e realtà, ci si trova a confrontarsi con una linea nota ai più curiosi viaggiatori e credenti. Esiste un asse immaginario, che collega 7 località europee e che rappresenta secondo la tradizione cristiana il colpo di spada che l’Arcangelo più vicino a Dio inflisse al Diavolo per rimandarlo all’inferno. La potenza angelica è quella dell’Arcangelo Michele, noto ai fedeli, come l’angelo che sconfisse il Diavolo, la morte. Tale linea è detta Linea del Drago, Linea Sacra o via Michelita o Micaelica. Si tratta di una delle “ley lines”, ovvero una delle linee rette che toccano punti energetici del mondo, che già nei secoli passati erano considerati di grande valore e spiritualità. Tale linea, seppure denominata sacra, non è mai stata riconosciuta o avallata dalla Chiesa Cattolica, né considerata un dogma.

Lo studioso francese di esoterismo e occultismo Licien Richer sostenne l’effettivo allineamento dei santuari solo per tre di loro, esattamente a 1000 km l’uno dagli altri. Richer indagò inizialmente circa il posizionamento di alcuni antichi templi dedicati ad Apollo. Tracciando una prima linea su una mappa avrebbe trovato una certa corrispondenza tra gli allineamenti di alcuni altri resti di templi dedicati ad Apollo presso Atene, Delo e Rodi; ciò probabilmente gli suggerì la congettura dell’allineamento con i santuari dedicati all’Arcangelo Michele. Alla sua morte proseguì gli studi il fratello Jean ipotizzando la presenza della Linea di San Michele (lo studio fu pubblicato nel 1977) nominando tale retta Axe de Apollion / Saint-Michel.

Il DSantuario di San Michele Arcangelo nel Gargano

In questo viaggio di tradizioni, ci si imbatte, dunque, in una misteriosa linea immaginaria (detta Linea Sacra di San Michele Arcangelo) che unisce sette monasteri, dall’Irlanda fino a Israele. Sono sette santuari lontanissimi tra loro, eppure perfettamente allineati. I sette santuari sono disposti sulla linea e sono tutti alla stessa distanza. Il viaggio parte da: Skelling Michael (Irlanda), su un’isola deserta, dove l’Arcangelo Michele sarebbe apparso su una roccia a San Patrizio per aiutarlo a liberare il suo Paese dal demonio. Saint Micheal’s Mount (Inghilterra), un isolotto della Cornovaglia che con la bassa marea si unisce alla terraferma, ove San Michele avrebbe parlato a un gruppo di pescatori. In Francia, Mont Saint Michel, altra celebre isola. Il santuario sorge sulla costa della Normandia, è patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1979. In questo luogo, nel 709 d.C., l’Arcangelo apparve al vescovo Avranches, Sant’Auberto intimandogli che gli venisse costruita una Chiesa nella roccia.

In Italia, il quarto sito è in Val di Susa, Piemonte, noto come Sacra di San Michele: suggestivo e spirituale posto, ove l’abbazia è stata costruita dai monaci benedettini intorno all’anno mille, in quanto questo luogo era di passaggio per i pellegrini che affrontavano la via Francigena. Sempre in Italia il rinomato Santuario di San Michele Arcangelo in Puglia, sul Gargano, dove una caverna inaccessibile è diventata un luogo sacro. Il Santuario fu iniziato intorno al 490 anno della prima apparizione dell’Arcangelo Michele a San Lorenzo Maiorano. Ci si sposta ancora più a sud in Grecia, isola di Symi: qui il monastero custodisce un’effigie del Santo alta 3 metri, una delle più grandi esistenti nel mondo. Infine la linea sacra termina col Monastero Stella Maris, in Israele, ad Haifa. Altro luogo venerato fin dall’antichità:  la sua costruzione come santuario cristiano e cattolico risalente al XII secolo. Un monito del Santo affinché vengano sempre rispettati le leggi di Dio ed i fedeli proseguano nella rettitudine.

San Michele può essere considerato il più importante protettore di Dio, sempre presente nella lotta contro il Maligno. Ragion per cui è stato scelto come protettore della Polizia di Stato. Lo si trova raffigurato con la spada o con la lancia mentre trafigge il suo nemico principale, Satana.

Il Santuario in Val di Susa

Tra le tante particolarità, San Michele Arcangelo è anche il protettore di una delle più importanti organizzazioni criminali: la ‘ndrangheta. Infatti, durante il rito di iniziazione di un nuovo affiliato alla “famiglia” viene bruciato un santino, raffigurante appunto l’Arcangelo. Il giuramento è di sangue: chi aderisce alla Famiglia si obbliga, con il sangue, a rispettare le regole della Famiglia. Di questo rito ne hanno parlato importanti giornalisti, come Roberto Saviano, ma anche il Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, da anni in prima linea nella lotta contro la ‘ndrangheta.

San Michele Arcangelo, tra gli altri, è il protettore dei magliai, dei cappellai, degli speziali, dei costruttori di bilance e degli schermitori, ma anche dei farmacisti, dei commercianti, dei giudici, dei radiologi, dei doratori, dei droghieri, dei paracadutisti e come detto, della Polizia di Stato. È stato anche patrono delle Camicie Nere fasciste e dei Partigiani d’Italia. Ultima particolarità, nel giorno del solstizio di estate, la Linea Sacra è in perfetto allineamento con il tramonto del sole. Uno spunto eccezionale per un nuovo inizio e un nuovo viaggio.

Claudia Gaetani

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