MILANO – Nell’era dei social network, serie, saghe televisive e film d’autore segnano l’ultimo decennio con un intensificarsi di questi format commerciali. Tra le più seguite dal pubblico, “The Crown” (La Corona), trasmessa su Netflix, di grande attualità perché, anche se prodotta nel 2016, racconta il regno della Regina Elisabetta II (Londra 21 aprile 1926), dalla sua elezione del 1952, e riprende tutte le figure che gravitano attorno alla Corona inglese: da Re Giorgio VI, padre e predecessore della giovane Elisabetta, a Winston Churchill, Margaret Thacher, lady Diana con Carlo, erede al trono, e non ultima la figura del compianto Principe Filippo di Edimburgo, recentemente deceduto e commemorato, presso la Cappella di San Giorgio in Windsor a Londra.

Il Principe Filippo di Edimburgo, al secolo Filippo Mountbatten, marito e servitore della Corona inglese, accanto alla Regina Elisabetta II, per 73 anni, precisamente dal 1947. Egli nasce in Grecia, sull’Isola di Corfù, il 10 giugno 1921, figlio di Andrea di Grecia e Alice di Battenberg, quinto di cinque figli, unico erede maschio erede diretto di Grecia e Danimarca. Ammiraglio della flotta britannica e militare nella Seconda guerra mondiale, sposa la giovane Elisabetta, accettando di non poter ereditare ai figli il suo cognome, dovendo servire il Regno Unito, innanzitutto per amore della Corona, indossata da Elisabetta. Obblighi, rinunce, intrighi, etichette ferree e bigotte vedono coinvolta la famiglia reale e i rigidi cliché da seguire che hanno portato ad allontanarsi ed allontanare familiari per proteggere la famigerata corona.

Tutto questo nel passato come nell’era contemporanea. Non ultima la discussa intervista rilasciata da Henry d’Inghilterra e sua moglie Rachel Meghan Markle, duchi di Sussex, nipoti della Regina Elisabetta. I due coniugi hanno accusato di razzismo la Royal family tanto da compromettere il rapporto con loro ed essere allontanati in America. Il funerale di Filippo di Edimburgo ha visto un riavvicinamento dei due fratelli William ed Herry, figli di Carlo e Diana. Una famiglia reale, complessa e intricata, con delicate dinamiche all’interno.

“The Crown”, una produzione anglo-americana, ispirata alla famiglia Windors racconta in maniera, non troppo edulcorata, i fatti e gli antefatti di una famiglia di non facile gestione mediatica. La serie TV, arrivata alla sua 4. stagione, acclamata dalla critica, vincitrice di vari premi internazionale, sette Golden Globe e otto Premi Emmy, ha con questi ultimi accadimenti un ottimo punto di partenza per continuare a raccontare ed osservare la vita dei reali, con la firma dal regista Peter Morgan. Da qualche anticipazione ufficiale, sono previste già la 5. e 6. stagione, con inizio di riprese cinematografiche da luglio 2021, che racconteranno il divorzio tra il Principe Carlo e Lady Diana, e la prematura morte della principessa, molto amata dagli inglesi e dal mondo.

La realtà della Royal Family è un originale spunto per la fervida creatività di registi e attori che riescono a coinvolgere il grande pubblico. Ma i prossimi capitoli si anniciano già ricchi di intrighi con la narrazione delle vicende portarono al matrimonio tra Carlo e Diana, poi la separazione, quindi la tragica morte della pricipessa.

Claudia Gaetani