VIETRI SUL MARE (Salerno) – Albori, una piccola frazione di Vietri sul Mare, è in sfida per aggiudicarsi lo scettro di borgo più bello d’Italia. Il Concorso “Borgo dei Borghi 2021″, giunto all’ottava edizione, decreterà il vincitore il 4 aprile, nel corso del programma “ Kilimangiaro”, condotto da Camila Raznovich , in onda su Rai 3.
Sono 20 i borghi italiani candidati con l’intento di far conoscere e apprezzare a coloro che non ne hanno avuto ancora l’opportunità, le bellezze paesaggistiche, culturali, artistiche e gastronomiche del territorio italiano.
Albori, un piccolo villaggio di pescatori, sorge a quasi 300 metri sul livello del mare, all’interno di un bosco fitto di vegetazione spontanea, dal castagno al leccio, alle viti e agli agrumi.
Sospeso tra mare e monti, il paese presenta edifici in pietra e calce con le tipiche tegole napoletane sui tetti e colorate casette, dalla inconfondibile architettura mediterranea, con i tetti a volta. Un’attrazione per i tanti turisti è la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, risalente al XVI secolo, al cui interno è possibile ammirare gli affreschi di scuola napoletana, che vanta tra gli esponenti il decoratore barocco Francesco Solimena (1657-1747). E come non perdersi tra le preziose ceramiche vietresi, dal Settecento alla prima metà del Novecento, custodite nel Museo della Ceramica, nella Torretta di villa Guariglia.
Passeggiando sul Monte Falerio, è possibile dominare con lo sguardo la bellezza mozzafiato della Costiera e del mare. Immerso in uno scenario da cartolina, ovattato da un assordante silenzio, tra il verde della vegetazione e l’azzurro del mare, Albori sembra essere un luogo incantato. “Se qualcuno parla nella parte alta del paese, giù in basso si sentono anche i sospiri”, queste le parole dello scrittore napoletano Domenico Rea per enfatizzare la tranquillità del posto.
Dal verde della vegetazione, una scalinata di 201 scalini, conduce all’azzurro del mare cristallino di Marina d’Albori, dove è possibile godersi la bellezza del posto ancora incontaminato.
E tra un’escursione e un tuffo, per rinfrancare il palato, la tradizione locale offre una varietà di prelibatezze che vanno dal pescato del giorno ai piatti tipici di verdure della costiera. Nell’attesa di poter di nuovo viaggiare e visitare le bellezze del territorio, non resta che proiettarsi, almeno con il pensiero, in un futuro prossimo e pregustarne il piacere della libertà.
Amalia Ammirati
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