MILANO – La cultura è essenziale, oggi più che mai. Lo sanno bene tutti quelli che hanno lavorato per elaborare progetti significativi ed innovativi volti ad esaltare la cultura della propria città facendone un simbolo a livello nazionale. Ecco che proprio in questi giorni è stata resa nota la lista delle finaliste che concorrono all’assegnazione di un importante riconoscimento, quello di Capitale italiana della cultura 2022. Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, guidato dal ministro Dario Franceschini, ha comunicato che la Giuria , presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni, dopo aver esaminato le ventotto candidature pervenute, ha selezionato i dieci progetti finalisti, che vedono come protagonisti i seguenti Comuni e Città metropolitane:
1. Ancona, “Ancona. La cultura tra l’altro”;
2. Bari, “Bari 2022 Capitale italiana della cultura”;
3. Cerveteri (Roma), “Cerveteri 2022. Alle origini del futuro”;
4. L’Aquila, “AQ2022, La cultura lascia il segno”;
5. Pieve di Soligo (Treviso), “Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana”;
6. Procida (Napoli), “Procida Capitale italiana della cultura 2022”;
7. Taranto, “Taranto e Grecia Salentina. Capitale italiana della cultura 2022. La cultura cambia il clima;
8. Trapani, “Capitale italiana delle culture euro-mediterranee. Trapani crocevia di popoli e culture, approdi e policromie. Arte e cultura, vento di rigenerazione”;
9. Verbania (Verbano-Cusio-Ossola), “La cultura riflette. Verbania, Lago Maggiore”;
10. Volterra (Pisa), “Volterra. Rigenerazione umana”.
Grandi idee per valorizzare le bellezze naturali ed architettoniche di tutta Italia, dal nord al sud. Alla città vincitrice tra le dieci finaliste verrà assegnato un contributo di 1 milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. Con che criteri verrà scelta la città italiana che a tutti gli effetti rappresenterà la capitale italiana per la cultura 2022 in Europa? Sicuramente, come dice lo stesso ministro ai beni culturali verrà premiata la città che è riuscita a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, più aperto, innovativo e trasversale. Ora che la short list delle finaliste è stata comunicata, si aspetta di conoscere i diversi progetti ed effettuare la scelta che sicuramente sarà ardua visto l’impegno profuso da tutte le città e Comuni partecipanti.
Gennaio prossimo e precisamente nei giorni 14 e 15, compatibilmente con le misure di contenimento per la situazione epidemiologica in atto, le dieci città finaliste dovranno presentare i propri dossier alla Giuria in un’audizione pubblica, della durata di massimo un’ora, composta, per metà, dalla presentazione del progetto e, per l’altra metà, da una successiva sessione di domande dei giurati. Gli incontri si terranno presso il Collegio Romano, sede centrale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Il compito della Giuria sarà quello di segnalare il progetto di candidatura più idoneo alla designazione della città “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2022 entro il 18 gennaio 2021, al fine dell’attribuzione del titolo da parte del Consiglio dei ministri.
Intanto il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, si è fatto promotore nelle scorse settimane, di una iniziativa volta ad un protocollo di intesa in base al quale i 10 finalisti potrebbero impegnarsi a promuovere iniziative congiunte insieme al Comune vincitore, in modo da generare una mappa delle eccellenze culturali italiane. Sicuramente un’idea innovatrice. L’emergenza Covid 19 ha fatto saltare gli appuntamenti culturali di un anno, quelli della programmazione di Parma, Capitale Italiana della Cultura per il 2020, riconfermata di diritto a causa dei numerosi stop alle attività previste, anche per l’anno 2021. Inoltre il protrarsi della crisi sanitaria in corso ha determinato il conferimento del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2023 alle città martiri della pandemia di Bergamo e Brescia, con un emendamento al decreto Rilancio approvato dalla commissione Bilancio della Camera lo scorso luglio. E’ un modo per far ripartire le due città, tra le più colpite (durante i primi mesi del 2020) in Italia dal Coronavirus, nel segno dell’arte e della cultura.
Ora non resta che attendere l’inizio del 2021 per conoscere da vicino i progetti delle dieci finaliste per poter scegliere quella che meglio fra tutte potrà rappresentare la Capitale della cultura 2022.
Margherita Bonfilio
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