Cerboli è un isolotto dell’Arcipelago Toscano di pochi chilometri quadrati (4 ettari circa), del tutto disabitato, ricoperto in gran parte di macchia mediterranea. Si trova nel Canale di Piombino e, dal punto di vista amministrativo, ricade nella giurisdizione del Comune di Rio nell’Elba: insomma è praticamente a metĂ strada tra isola d’Elba e terraferma (Piombino). Qualche anno fa s’era parlato della possibile costruzione di un complesso alberghiero, nell’ambito di una speculazione edilizia che coinvolgeva anche l’Elba, ma non se ne fece niente non solo per le vibrate proteste degli ambientalisti ma soprattutto perchĂ© le indagini della magistratura portarono all’arresto e alla successiva condanna di imprenditori, prefetti e pure di un giudice. Motore di quella vicenda fu l’ingegner Uberto Coppetelli (scomparso nel 2004 in un incidente aereo a Castiglion della Pescaia) che acquistò l’isola di Cerboli tramite una societĂ . Con la sua morte, calò definitivamente il sipario su una vicenda che ancora oggi conserva comunque diversi lati oscuri.
Il fatto è che per il contesto ambientale in cui si trova, Cerboli è stata classificata tra i Siti di Interesse Comunitario assieme alla vicina isola di Palmaiola, tanto da far parte del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano. In parola povere, su quello che è poco piĂą di un scoglio nel Mar Tirreno non si può e non si deve costruire nulla. A dire il vero, l’uomo comunque ci ha messo le mani: nel 1927 fu aperta una cava di calcare per approvvigionare l’acciaieria di Piombino e, una decina di secoli prima, era stata eretta dalla Repubblica di Pisa una torre di avvistamento, i cui resti diroccati sono ancora visibili. Nel corso del tempo, anche lo scrittore Carlo Cassola era stato proprietario dell’isola; fino a qualche mese mese fa faceva parte del patrimonio dell’imprenditore pistoiese Franco Giusti che proprio non sapeva che farsene di un’isola sulla quale è impossibile qualsiasi tipo di intervento. Sottolineano gli ambientalisti che “Cerboli è in una fascia di protezione massima ed è una riserva integrale, tanto che sull’isola non è consentita nessuna opera edilizia nemmeno di manutenzione e/o ampliamento”.
Ma perchĂ© allora questo sperduto isolotto è così importante? PerchĂ© alla fine di maggio un tedesco di 31 anni, Nasim Bitzer, ha acquistato le quote della societĂ Â Jonathan Livingston e ne è diventato il proprietario. E chi glielo ha fatto fare, verrebbe da chiedersi. Nasim è appassionato di birdwatching e balene e vuole trasformare quel lembo di macchia mediterraneo in un luogo per l’avvistamento dei cetacei e degli uccelli, in particolare dei falchi pellegrini che un tempo erano assai presenti e che annualmente venivano devoluti all’Arcivescovado di Pisa. “Puntiamo come Impact Investing – ha spiegato in un’intervista – su progetti sostenibili, di conservazione e tutela della biodiversitĂ . Pensiamo di realizzare a Cerboli attivitĂ di birdwatching e avvistamento dei cetacei e abbiamo progetti per monitorare le specie che vivono sull’isola e vigilare sui rischi ambientali che la minacciano come rifiuti di plastica e danni causati dall’intervento dell’uomo”.
Un deciso cambiamento di schema rispetto alle ipotesi del passato. E nemmeno il sogno di rifugiarsi su un’isola deserta, ma solo la voglia di preservare un ambiente almeno parzialmente incontaminato con ulteriori interventi di tutela del paesaggio e delle specie che vi vivono. Una bella storia di amore e di passione per l’ambiente.
Buona domenica.
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