PALERMO – “Se qualcuno sogna da solo, il suo sogno spesso rimane tale; se si è in cinque a sognare, il sogno può diventare possibile; quando si è in cento a condividerlo, il sogno si trasforma in realtà”. Don Cosimo Scordato ha voluto ricordare la bella frase del vescovo brasiliano don Helder Camara nella ricorrenza del decennale del restauro della chiesa di san Giovanni Decollato e della sua conseguente restituzione al quartiere Albergheria e alla città di Palermo.
Infatti il restauro dell’edificio, realizzato nel giugno del 2010, proprio dieci anni fa, è stato reso possibile grazie alla lunga e tenace insistenza da parte di un comitato promotore, di cui don Cosimo Scordato è stato uno degli attivisti. Per il restauro sono stati utilizzati i fondi della Protezione Civile per il “sisma 2002”. Dal 2010 la chiesa di san Giovanni Decollato – anche se non destinata al culto, tranne in occasioni particolari – è diventata avamposto di legalità, di impegno e di promozione sociale e luogo di vari appuntamenti artistici e culturali.
In particolare, è la sede dell’Associazione Parco del Sole, che offre supporto scolastico a tanti bambini e ragazzi a rischio dispersione scolastica nel quartiere del centro storico. Ecco cosa ha detto il suo presidente, Massimo Messina, il 24 giugno scorso: “Vogliamo essere una presenza significativa nel territorio, nel quale cerchiamo di operare con progettualità intelligente e mirata. Ai bambini del quartiere offriamo un doposcuola pomeridiano, ma anche laboratori artistici e musicali, grazie al contributo volontario di validi professionisti. Il nostro non vuole essere un volontariato assistenzialistico, ma un’attività che favorisce la crescita personale e sociale. Tra le tante iniziative, abbiamo offerto ai bambini e alle loro famiglie incontri con personalità significative quali, ad esempio, Tina Montinaro, vedova dell’agente Antonio Montinaro, ucciso con Giovanni Falcone nella strage di Capaci, e Gregorio Porcaro, braccio destro di padre Pino Puglisi. Le parole di questi testimoni hanno fatto riflettere tutti sul ruolo importante delle Forze dell’Ordine e sulla necessità – come sottolineava don Puglisi – che ognuno faccia qualcosa per migliorare la società”.
La chiesa, che si trova nel quartiere Albergheria, di fronte all’antico palazzo Sclafani e a un passo dalla magnifica Cattedrale cittadina, fu edificata alla fine del XVI secolo e dedicata alla Madonna Annunziata; poi passò in consegna ai confrati di san Giovanni della Galca che la consacrarono a san Giovanni Decollato. Prima del restauro, dopo i bombardamenti del 1943 versava ormai in uno stato di totale abbandono, tanto da essere utilizzata come rudere nel 1963 per una scena de “Il Gattopardo”; ed essere poi poco poeticamente invasa da rifiuti, galline e piante infestanti.
L’attività di promozione sociale a san Giovanni Decollato non è stata fermata neppure dal lockdown: alle famiglie bisognose è stato dato un notevole aiuto in generi alimentari e di prima necessità, mentre i volontari si sono prodigati per continuare a fornire ai bambini supporto scolastico a distanza.
Maria D’Asaro
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