MILANO – Quando tutto sarà finito niente sarà più uguale a prima. Questa esperienza ci sta cambiando. La pandemia ci ha costretto a guardare in noi stessi, ha fermato la nostra corsa contro il tempo. Paradossalmente ora abbiamo tanto tempo per pensare e per fare tutto quello che in anni e mesi di vita frenetica abbiamo trascurato, ma potremmo non avere abbastanza tempo per vivere i nostri giorni. Il virus potrebbe coglierci di sorpresa proprio quando cominciamo ad abituarci alla sua presenza e pensiamo di avercela fatta. Potremmo non avere tempo per riabbracciare i nostri figli, salutare parenti ed amici, scrivere, correre, viaggiare… E allora viviamo questo tempo che è l’unico tempo che ora ci viene dato. Godiamone appieno e riempiamolo di cose che ci fanno stare bene. Non perdiamo tempo a lamentarci di ciò che non possiamo fare perché per il bene di tutti non possiamo uscire, non perdiamo tempo a trovarci sui social per dirci che siamo tristi perché non possiamo andare a fare la scampagnata di pasquetta, non possiamo andare al mare, non possiamo…
Facciamo bene tutto quello che possiamo. Facciamolo con amore verso noi stessi e verso gli altri. Le persone con le quali abbiamo la fortuna di condividere la quarantena, quelle lontane che magari hanno bisogno solo di una parola di conforto, un semplice saluto o un abbraccio virtuale. Impariamo a volerci bene per fare del bene. Viviamo questo tempo come un tempo di scelta e di cambiamento, di conversione ad una vita diversa, ma ugualmente piena di significato. Questo è il tempo di scegliere cosa conta nella nostra vita e cosa invece ha meno importanza. E’ il tempo di tagliare i rami secchi, di fare pulizia in casa e dentro di noi, per lasciare spazio ai sogni ed ai progetti. E’ il tempo di reimpostare la rotta della propria vita selezionando le cose che ora riusciamo a vedere con occhi nuovi comprendendone l’importanza e la bellezza. Questo è il tempo delle rinunce, talora molto pesanti, come quella di abbracciare il proprio compagno, i propri genitori o i propri figli e di quelle talora meno necessarie, ma non meno significative, come potrebbe essere andare a bere un caffè con un amico o con il collega. Quello che stiamo vivendo è anche il tempo per sperimentare la pazienza, la condivisione di giornate, spazi fisici e virtuali con persone dalle quali a volte abbiamo sentito l’impulso di fuggire, per non vedere e non voler capire situazioni spinose.
E’ questo il tempo per restare con noi stessi, scuoterci dal torpore di giornate sempre uguali ritmate da impegni incessanti, sebbene interessanti e stimolanti, ma che ci sottraggono il tempo per riflettere, pensare, amare, soffrire. In questi giorni la paura del domani a volte ci attanaglia, ci angoscia, ci toglie il sonno, ci annienta, ma dobbiamo trovare la voglia di guardare oltre e di progettare un futuro migliore per tutta la nostra società. Dobbiamo abbracciare le contrarietà del tempo presente, viverle pienamente, con la consapevolezza che questo è l’unico tempo che ci viene dato da vivere, è nostro, solo nostro e allora non dobbiamo sprecarlo. E’ importante dare significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare per non annegare in pensieri torbidi e nefasti e armarsi di coraggio per fare cose nuove, riscoprire vecchie passioni o semplicemente assecondare il nostro corpo e la nostra mente che accarezza sogni sopiti e dimenticati.
Quando tutto finirà voglio andare in un posto dove riuscire a meravigliarmi di qualsiasi cosa. Dell’acqua che scorre nei fiumi, di quella che ti bagna durante il temporale, dell’acqua del mare che lambisce le gambe durante una passeggiata lungo la riva. Voglio meravigliarmi del cicaleccio degli uccellini, del profumo dei fiori, del sorriso di un bambino, della rugiada sulle foglie, del frutto che si matura sugli alberi. Voglio ricominciare dando importanza a chi o a cosa finora non ne ha avuta abbastanza, voglio fare tesoro del tempo dedicato ad una chiacchierata con un amico che è un po’ giù, a quello speso per rassicurare e confortare un alunno in difficoltà, al tempo trascorso ad ascoltare il mio cuore e a dare voce ai miei pensieri. Voglio imbrattare le pagine di un libro tutto da scrivere, voglio progettare percorsi educativi nuovi per sostenere le giovani generazioni e trasmettere loro il desiderio di imparare, voglio riscoprire la gioia di guardare mia figlia negli occhi, prenderla per mano e correre sui prati. Voglio vivere assaporando ogni ora della giornata, stupirmi davanti al sole che nasce e alla luna che sbuca fra le nuvole. Voglio far parte di un mondo nuovo dove si ripulisca l’ambiente, si rinunci a qualche comodità pur di inquinare meno, un mondo dove l’altro sia importante quanto noi stessi.
Non ci resta che coltivare la speranza che tutto finisca presto, ma non per tornare alle nostre vecchie abitudini, ma per costruirne di nuove, affinché questo tempo di rinuncia non sia trascorso invano.
Margherita Bonfilio
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