VITERBO – Mondo, caro mondo, stai e stiamo passando un periodo davvero complicato che, speriamo a breve, possa restare soltanto un ricordo… Un lontano e brutto ricordo. E’ proprio durante questo periodo di isolamento forzato che ci stiamo rendendo conto di come è cambiata la vita e di come, nel quotidiano, diamo per scontato la maggior parte delle cose, anche le più semplici, come prendere un caffè al bar o andare a cena da amici, giocare una partita a pinnacola o scambiare due chiacchiere con la vicina mentre stiamo stendendo il bucato; e soltanto ora che queste sono cose lontanissime riusciamo a dar loro la giusta importanza, il giusto valore. Scuola, amicizie, abitudini, obiettivi, sogni.

E’ noto che dopo il buio  arriva sempre la luce  ma quale sarà la prima cosa che faremo quando quest’incubo sarà finito e potremo uscire per strada, tra la gente e ricominciare quando, finalmente, riacquisteremo un po’ di normalità? Perché tutto questo finirà, è certo che finirà e allora del futuro cosa faremo? Dopo aver pigiato il tasto rewind ed aver avuto la conferma di quanto è sia stato difficile vivere in questo periodo, di quanto sia stato difficile affrontare le crisi quando ti sentivi sola, del bisogno di sentire persone che non sentivi da tempo, di amici ritrovati e di altri che era meglio che perdessi prima, della consapevolezza che nella vita tutto si può fermare tranne i sogni. I ricordi degli allenamenti in cucina, dove bastava spostare tavolo e sedie perché divenisse una palestra e consentisse di allenarsi poche ore al giorno per provare a scappare dalla realtà; dei pensieri che hai avuto ma che non hai raccontato a nessuno perché temevi di far preoccupare ulteriormente le persone a cui vuoi bene; di come la tua mente si sia aperta, più di quanto già lo fosse, e di come tu abbia iniziato a guardare quella che chiami “routine” in modo diverso; di quando ti sei resa conto che quella routine, che tanto ti stancava, ti rendesse felice perché era quello che volevi fare, era ciò di cui avevi bisogno.

Questo periodo ti ha tolto tanto, ma ti ha dato tanto altro. Ricordare tutto è importante, ma è giusto che si ricordi quello che hai vissuto. Cara me, quando questo sarà finito tornerai a sorridere e sarà stupendo riuscire a comprendere senza parlare. Cara me, quando tutto questo sarà finito sarai felice di vivere la tua routine, proverai a lasciare andare chi non vuole esserci e inizierai a seguire realmente i tuoi obbiettivi senza cercare giustificazioni. Cara me, quando questo sarà finito vedrai la vita in modo diverso, perché solo dopo tutto quello che sta succedendo hai capito quanto sia importante la libertà quella fatta di piccole cose come fare una passeggiata, o quattro chiacchiere con gli amici e ti accorgerai di quante occasioni e quanto tempo hai perso. Capirai che sono importanti i pranzi di famiglia e di quanto è bello passare il tempo con alcuni zii anche se ti senti adulta.

Cara me, quando questi giorni difficili saranno finiti probabilmente sarà estate, e sarà una delle estati migliori della tua vita, sarà l’estate della rinascita, l’estate in cui tutti saranno più felici e grati di essere lì a godersela. Non vedi l’ora di nuotare nuovamente nel mare, di sentire la sabbia calda sotto i piedi e il sole sulla pelle di andare con le amiche a fare shopping tutto il pomeriggio e poi andare a cena e ridere a crepapelle per le cose più banali. Quando tutto questo finirà ci vorrà tempo per tornare alla normalità per tornare alla vita di tutti i giorni sicuramente nessuno sarà come prima di certo saremo più forti.

Mia cara libertà, “quando questo sarà finito” avrò bisogno di poter respirare di nuovo il tuo profumo e vivere avvolta dalla tua leggerezza. Voglio uscire di casa, correre e urlare a squarciagola, danzare, portare avanti i miei progetti, i miei desideri e stare assieme alle persone a me care per ora, però, rimango a casa pensando a quando racconterò di come il mondo si è salvato rimanendo a casa in pigiama.

Adele Paglialunga