CELLINO SAN MARCO (Brindisi) – “L’esperienza di Sanremo è stata fantastica e interessante e ho voglia di ritornarci, anche in gara. Perché no? Vedere tutto l’Ariston in piedi per te è stata una grande emozione, anche per Romina: lei invece è stata irremovibile alla proposta di essere in gara, ha messo il suo veto più assoluto su questa cosa e non c’è stato modo per farle cambiare idea”. È l’esternazione di Al Bano alla viglia della pubblicazione dell’album “Raccogli l’attimo” realizzato con Romina Power. “Durante il festival abbiamo condiviso tanti bei momenti – ricorda –. Per condividere qualcosa basta uno sguardo. Ci è stato chiesto un bacio ma non c’entrava niente in quella canzone. Comunque il palco non è casa tua e non puoi farci quello che vuoi. Io sono fatto così, non sono un ruffiano e non sono capace”.
Le scale del teatro Ariston sono state protagoniste anche per Al Bano e Romina Power: “La gente si diverte e non so come mai. Poteva essere una finta caduta, una scivolata: si inventano di tutto…”. È stata la canzone “Raccogli l’attimo” a riunire musicalmente in duetto la coppia Carrisi-Power. “Mi hanno proposto questo brano, mi è piaciuto e l’ho fatto ascoltare anche a Romina – sottolinea –. Volevo risvegliare la voglia di far parlare di più la musica che il personaggio, di più il cantante insomma e dopo è venuto fuori il progetto dell’album che ha tutti gli ingredienti per racimolare un po’ di consensi”. Sono passati 25 anni dall’ultima registrazione di un duetto. “Lei se n’è andata in America e io ho continuato la mia esperienza in Europa. Ai festeggiamenti dei miei 70 anni è venuta fuori questa cosa e Romina ha accettato di ritornare in duo”. Si è parlato di brani che Romina non voleva: “Il disco è stato improntato in questa maniera: lei dall’America e io dall’Italia. “Per troppo amore” mi disse non le piaceva e così l’ho incisa io, tutto qui”.
“Il pianto degli ulivi” porta anche la firma di Paolo Limiti. “Non è nuova: l’ho scritta con lui nel 1975 e incisa già in quel periodo, ma passò inosservata. A distanza di tanti anni ho voluto riportarla alla luce e credo di aver fatto la cosa più giusta”. “Madre mia” è dedicata a mamma Iolanda: “L’ho scritta quando era ancora in vita e oggi l’effetto è ancora più amplificato perché non c’è più. L’ho scritta perché ha dato tanto alla mia vita, come una madre può dare alla vita di ognuno di noi; quando gliela feci ascoltare cinque anni fa era orgogliosa di questa dedica. Ai suoi funerali non ce l’ho fatta a cantarla e avevo messo su un disco: ho pianto tutte le lacrime che avevo perché mi ha trasmesso l’amore per il canto”.
Al Bano ha dedicato anche a papà Carmelo una canzone: “È successo otto anni fa con ‘Caro papà’. Lui è andato via nel 2005 ma già nel 1973 ho dato il suo nome a un vino storico, il Don Carmelo: gli feci vedere la prima serie di bottiglie, ne era orgoglioso”. Al Bano ha detto la sua sulla situazione di Taranto per l’ex Ilva: “La colpa è di quei politici che fecero mettere fabbriche di lavoro ma anche di morte. L’agricoltura era la vera protagonista di questa terra insieme al turismo e all’artigianato: l’acciaio non c’entra niente con noi, ed è come far mettere un bikini alle donne del Polo Nord”.
L’album “Raccogli l’attimo” contiene l’altro duetto “Cambierà”, quattro canzoni cantate da Romina Power e quattro da Al Bano. Romina Power interpreta due canzoni messicane, adattate da lei stessa in italiano (“La luce che hai” e “Una canzone complice”), un suo cavallo di battaglia “A message” e una nuova divertente versione de “Il ballo del qua qua” in stile reggaeton; Al Bano per questo nuovo album interpreta anche “Fuori pericolo”, oltre a “Madre mia”, “Il pianto degli ulivi” e “Per troppo amore”. Romina è impegnata a Toronto in Canada sul set del film “Nightmare alley” del regista premio Oscar Guglielmo Del Toro.
Franco Gigante
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