FIRENZE – Il Dipartimento per l’Educazione degli Uffizi, insieme allo staff dell’Ospedale Meyer di Firenze, ha siglato un accordo che permetterà ai bambini malati di poter visitare gratis il Museo degli Uffizi. Il progetto “Special guest – Kids” è pensato per tutti quei bambini che devono continuativamente recarsi in Pediatria per sottoporsi a cure e trattamenti a lungo termine, che durano mesi o anche anni. Questi giovani pazienti potranno unire uscite nei musei fiorentini, in diversi periodi dell’anno, in concomitanza con le giornate in ospedale. Il patto è stato siglato dal direttore del Meyer, Alberto Zanobini, e dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt che hanno messo a punto programmi di attività educative e percorsi museali che potranno svolgersi nei musei afferenti alle Gallerie degli Uffizi e negli altri musei della città.
L’intento è di rendere l’arte e la bellezza forme di terapia per alleviare il carico emotivo e l’atmosfera che le cure in ospedale comportano. Infatti, l’idea della collaborazione è nata alcuni mesi fa, a seguito della storia di una bambina, Martina, che doveva frequentemente recarsi in ospedale per fare delle cure con iniezioni che la spaventavano molto e così la maestra dell’ospedale, Susy, ha avuto l’idea di abbinare a quei momenti dolorosi, qualcosa di bello, come andare a visitare e conoscere le bellezze dalla città. Dopo pochi mesi, Martina è stata rinominata “La Principessa Pitti”, per i benefici che la visita all’omonimo palazzo ha regalato alla bambina facendole superare la paura delle visite in ospedale.
Presente nel progetto, la scuola ospedaliera del Meyer che ha pensato di unire queste giornate dedicate allo svago, alla conoscenza ed all’apprendimento, al piano di studi dei bambini seguiti dall’ospedale. I percorsi sono stati studiati e concepiti sulle necessità dei bambini, in maniera che possano essere altamente personalizzati. L’incontro delle sensibilità dei direttori, del Meyer e del Museo degli Uffizi, ha fatto sì che si potranno regalare momenti di serenità e di pura bellezza ai bambini che passeranno ore circondati da quadri con professionisti esperti che li condurranno alla scoperta dell’arte. Il direttore Zanobini è fermamente convinto del concetto di “cura globale” che è capace di unire all’assistenza clinica tutte quelle attività ludiche e didattiche che possano servire a rendere migliore il benessere dei bambini ospedalizzati. Dal suo canto il direttore Schmidt è fervente sostenitore del rapporto tra arte e cura.
L’arte ha da sempre un grande potere curativo, afferma, ed ha il potere di dare benessere allo spirito di tutti, specialmente a partire proprio dai bambini e per questo motivo il piacere e l’onore di mettere i tesori del museo a disposizione di questi piccoli pazienti è l’opportunità di donare il sollievo e la meraviglia che meritano.
Stefania Saccone
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