FIRENZE – Ambizioso, sognatore e innovatore: questi sono alcuni dei tratti del rappresentante d’istituto, una persona dinamica, dalla parte degli studenti, pronta anche a rimproverarli grazie alla sua obiettività.
Non esiste scuola senza il rappresentante d’istituto, a volte testardo per la sua voglia di portare novità dentro il suo istituto, sempre rimproverato per la sua caparbietà nell’organizzare assemblee studentesche ed eventi, si sente spesso dire “sei sempre fuori dall’aula non studi mai”, ma solo lui sa che per fare un buon lavoro è necessario investire del tempo in anche per la sua piccola attività amministrativa a scuola.
Organizza comitati studenteschi e crea la sua squadra, perché sa che da solo è più veloce, ma che insieme ai suoi compagni può andare molto più lontano, sa che l’unione fa la forza e cerca di farsi amare da tutte le figure amministrative scolastiche. I prof lo guardano male, ma con un sorriso nascosto, perché sanno che solo lui darebbe tutto per la sua scuola e per gli studenti, perché vuole solo il meglio per tutta l’istituzione scolastica.
A volte si trova in difficoltà, e sembra avere tutti contro, ma il sorriso si riaccende subito quando i suoi compagni lo cercano, gli chiedono aiuto, perché sanno che è proprio lui, il rappresentante d’istituto, che può aiutarli, da un problema col professore fino si problemi strutturali di scuola, perché sa che con il suo “esercito” di studenti può risolvere ogni cosa, ogni problema.
Un’esperienza da provare almeno una volta nella vita, un ruolo che non tutti posso ricoprire, l’inizio da rappresentante d’istituto è da “mani nei capelli” ma tutto è subito allietato, perché la gioia del rappresentante si vive giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza, e la soddisfazione si acquisisce dopo ogni sorriso regalato.
Boris Zarcone
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