NAPOLI – Estate, tempo di vacanza, tempo in cui le aspettative per l’agognato riposo sono altissime dopo un lungo inverno. Vacanza non per tutti, in primo luogo bisogna avere un’occupazione che giustifichi la pausa, il cambio di ritmo. Soprattutto per chi vive in famiglia, spesso l’organizzazione della vacanza diventa un vero equilibrio precario tra forze e necessità contrastanti per età e per gusto.
Nel tempo gli usi e costumi dei vacanzieri si è completamente modificato, anni addietro l’estate, soprattutto in città, era riconoscibile per lo svuotamento in massa. Allora le vacanze non duravano meno di un mese, si caricava all’inverosimile la macchina con i bagagli e si partiva tutti per la meta (marittima, soprattutto). La città diventava spettrale e anonima, andava anch’essa in vacanza sotto un sole cocente riposandosi dal caos solito.
I villeggianti più fortunati sceglievano per anni lo stesso luogo, ci si ritrovava con gli amici dell’estate con un anno in più, tra i giovani, nuovi amori e tanta spensieratezza: “Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare… “. Questi tipi di vacanzieri abituali sono andati sparendo per lasciare posto a formule più fortuite e frugali, pochi giorni e in posti differenti.
Vacanze al mare, in montagna, ai laghi: il nostro paese offre una varietà di mete per tutti i gusti e per tutte le tasche. La durata si è ridotta notevolmente, si calibra sulla settimana nei villaggi o nelle case vacanze. E poi c’è la vacanza-viaggio che di vacante non ha nulla se non la testa liberata per far posto a nuove esperienze sensoriali e di altre culture. Anche lì si sceglie tra il mare o le capitali europee o un tour con tappe differenti.
La città non si svuota più, invasa da turisti che amano visitare le nostre città, quasi tutte d’arte. B&B sempre pieni, trolley, check in, check out, fast food e tanti passi a piedi.
Non cambia la colonna sonora che certifica l’anno e quell’estate specifica. Tanto tempo libero per dedicarsi alla lettura, magari sui reader elettronici, abiti freschi, odore di crema solare, odore di mare e sale sulla pelle, lunghe nuotate e tanto sole con qualche crema protettiva in più.
Tanto tempo per pensare, bilancio di un anno di lavoro, tempo per ricaricarsi, rigenerarsi e trovare nuovi stimoli, tempo per progettare, tempo per riconoscersi e viversi pienamente fuori dai ritmi distraenti del quotidiano.
Tempo per dormire, per stare svegli, per osservare un tramonto ed anche un’alba per perseguire l’ozio, ma che sia creativo, ma anche no!
Non manca il tempo…rale estivo che ci ricorda che presto anche quest’estate è al termine e “tornerà un altro inverno e cadranno mille petali di rose…” e allora saremmo proietta ti a come trascorrere le prossime vacanze… natalizie.
Angela Ristaldo
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