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Unitus, restauratori culturali si diventa

di | 2019-07-06T11:26:51+02:00 7-7-2019 6:30|Attualità, Cultura, Sezione 7|0 Commenti

VITERBO – Restauratori di beni culturali, all’Università della Tuscia sta per essere pubblicato il bando di concorso per accedere al corso di laurea che abilita alla professione.
In questo mese di luglio ogni martedì e giovedì nei laboratori di restauro dell’ateneo viterbese si svolgeranno gli incontri di preparazione alle prove di ammissione.
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali abilita alla professione di restauratore di beni culturali e si struttura in un percorso distribuito tra insegnamenti teorico metodologici e attività tecnico–didattiche di diagnostica, conservazione e restauro, svolte in laboratorio e in cantiere ed esercitate prevalentemente su contesti e manufatti originali. L’accesso al corso è a numero programmato e prevede la verifica dell’idoneità dei candidati mediante specifiche prove, mentre l’iter si conclude con un esame finale.
Il percorso formativo mira a fornire basi storiche, scientifiche e tecniche, una corretta impostazione metodologica, un elevato livello di capacità di riconoscimento, critica e diagnostica, una solida preparazione pratica, nonché attitudini di intervento e di gestione. I laureati dovranno muoversi in un orizzonte che richiede senso di responsabilità, nell’impegno ad acquisire una coscienza culturale, forme comunicative adeguate e una tensione costante verso l’aggiornamento. Il percorso è quindi strutturato nell’obiettivo di costruire l’inclinazione alla ricerca e alla sperimentazione, assumendo una precisa prospettiva deontologica di rispetto e cura dell’ambiente e dei beni culturali, in vista della loro trasmissione al futuro.
I laureati svolgeranno la funzione di restauratore di beni culturali con autonomia decisionale strettamente afferente alle proprie competenze tecniche, effettuando azioni dirette ed indirette mirate alla conoscenza e tendenti a limitare i processi di degrado dei beni culturali, assicurandone la trasmissione al futuro. Potranno scegliere di svolgere la libera professione o lavorare presso le istituzioni del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (soprintendenze, musei, biblioteche…), nelle strutture private operanti nella diagnostica, nella conservazione e nel restauro, o nelle Università ed gli Enti di ricerca pubblici e privati.

Info – Tel. 0761357166 – beniculturali@unitus.it – www.unitus.it

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