MILANO – Il Centro Ferie Salvatore, gestore dello stabilimento Voglia di Mare a San Felice Circeo (Latina), quale spiaggia più accessibile gestita da privati, e il Comune di Montesilvano (Pescara) nella persona del sindaco Francesco Maragno, per le due spiagge pubbliche “Spiaggia libera senza barriere”: ecco i vincitori dell’Oscar dell’Ecoturismo 2019, conferito in occasione della 16. edizione di “Fai la cosa giusta”, la più grande fiera nazionale del consumo critico e stili di vita sostenibili organizzata da Terre di Mezzo, Fondazione Cesare Serono e Legambiente.
Da anni la Fondazione Cesare Serono con i suoi servizi cerca di rendere la vita dei disabili più “uguale” in nome delle pari opportunità e il progetto della videomappatura varato in collaborazione con Legambiente va esattamente in questa direzione. “L’Italia che stiamo scoprendo in questo nostro cammino – sottolinea Gianfranco Conti, direttore della Fondazione – è un’Italia che ci piace. Molto diversa da quella che recenti vicende sembrerebbero dipingere. Un’Italia non buonista ma intelligente. Un’Italia che ha capito che è possibile coniugare accoglienza e business”.
La Fondazione Cesare Serono, impegnata a favore dei soggetti più fragili, a partire dalle persone diversamente abili, da sempre si batte perché venga rispettato l’articolo 3 della Costituzione (“Tutti i cittadini sono uguali e la Repubblica deve rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione della persona”) e a tal fine negli anni ha varato varie e importanti iniziative. “Il censimento delle spiagge accessibili – continua Conti – è il logico proseguimento di vari progetti che Fondazione ha varato nel tempo per aiutare le persone diversamente abili a scegliere le offerte più consone al loro stato. I momenti di evasione sono importanti per tutti, da qui l’idea della mappatura multimediale delle spiagge accessibili”.
Il vantaggio di un sistema multimediale è immergere virtualmente il diversamente abile nel contesto che sta valutando e vedere strutture, personale e servizi è sicuramente un valore aggiunto che lo aiuta a scegliere in maniera più mirata e cosciente. “Rendere accessibile una spiaggia, o qualsiasi altro ambiente, non è solo una questione di strutture tecniche e/o di barriere architettoniche – aggiunge Sebastiano Venneri, responsabile Territorio e Innovazione di Legambiente -. Le barriere culturali sono le più difficili da abbattere”. Gli aspetti pratici, forse, sono i più semplici da risolvere, mentre le barriere culturali sono le più difficili da affrontare e sconfiggere. Un diversamente abile non solo deve avere la possibilità di accedere alla spiaggia, ma deve anche sentirsi accolto, deve sentirsi a suo agio.
“È proprio questo tipo di sensibilità che con grande piacere – conclude Conti – abbiamo riscontrato sia a Voglia di Mare che nei due stabilimenti pubblici di Montesilvano”. “L’Oscar dell’Ecoturismo 2019 viene assegnato a oglia di Mare di San Felice Circeo – aggiunge Venneri – per la sua lunga storia, l’innovazione, l’attenzione ai dettagli e per l’approccio accessibile, strutturale e mentale. Abbiamo deciso di premiare anche le spiagge libere di Montesilvano perché è uno dei pochi casi in Italia dove è il Comune che si prende carico nel rendere accessibile le spiagge e mette a disposizione tutto l’occorrente per garantire l’accesso in mare a persone con disabilità motorie in totale autonomia”.
“Accogliamo con orgoglio il premio conferito, un riconoscimento che premia gli oltre trent’anni di attività del nostro Centro Ferie Salvatore – spiega Sabina Avagliano, responsabile del Centro -. Il premio è particolarmente apprezzato vista l’assegnazione di Città della Cultura della Regione Lazio 2019 conferito ai Comuni di San Felice Circeo, nella qualità di capofila, Ponza e Ventotene. Il Centro Ferie è frequentato da ospiti provenienti da tutta Europa e da molti altri Paesi del mondo, ai quali offriamo i nostri servizi spinti da un principio di inclusione senza deroghe”.
Il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno parla del suo progetto: “Si tratta di un progetto eccezionale nella sua unicità. Il nostro Comune ha fatto gestire la spiaggia per persone con disabilità a 7 ragazzi ospiti dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). E’ diventato, così, un modello di doppia inclusione perché questi ragazzi, che spesso e volentieri vengono visti come un problema, nel nostro caso hanno trasmesso energia, sensibilità ed empatia favorendo piena e vera inclusione a tutti i bagnanti con disabilità. In perfetta linea con quella seguita dal nostro Comune in questi anni, nei quali si sono combattuti pregiudizi e discriminazioni, facendo diventare la nostra città punto di riferimento nazionale sulla disabilità”.
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