ROMA – “Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c’è una grossa novità l’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va”. Inizia così la celebre canzone di Lucio Dalla dal titolo “L’anno che verrà”, con la quale l’artista bolognese racconta, scrivendo ad un amico, il mondo che lo circonda arricchendolo con una visione futurista dove ironia e speranza si intrecciano tra loro.
Il testo della canzone, lanciata nel 1979 e compresa nell’album intitolato semplicemente “Lucio Dalla”, è così attuale che sembra sia stato scritto pensando al Capodanno 2019 ed è impossibile, per chi conosce il brano, leggere l’incipit in maniera discorsiva senza canticchiarlo e seguirne la sua musicalità. Analizzando e riflettendo su una delle prime frasi del testo scritta all’epoca con chiaro riferimento agli episodi di terrorismo degli anni ’70 (“Si esce poco la sera compreso quando è festa e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra”), la mente non può che fare un parallelismo con quanto avviene anche oggi nel mondo con azioni di inaudita violenza perpetrate in nome di un Dio, di una religione, di una cultura o di una razza diversa.
Nel brano poi viene evidenziata l’influenza intellettuale dei media sui popoli mentre attualmente tutto ciò viene ancor più amplificato attraverso i social (“Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando. Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno”), continuando nel testo con un messaggio di speranza nel futuro, proprio come ci auguriamo anche adesso: “Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno”. E proseguendo con l’idea di grandi cambiamenti e importanti trasformazioni epocali “si farà l’amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età”.
Nelle strofe finali Lucio Dalla rivolgendosi ancora all’amico, con ironia gli ricorda “vedi caro amico cosa si deve inventare per poter riderci sopra, per continuare a sperare” e di seguito con la frase più bella e toccante del brano: “E se quest’anno poi passasse in un istante, vedi amico mio come diventa importante che in quest’istante ci sia anch’io”, dove l’autore invita a riflettere (ieri come oggi) sul fatto che anche se viviamo proiettati verso il futuro dobbiamo vivere e godere ogni attimo del presente aggrappandoci a sentimenti come l’amicizia ed a ciò che è davvero importante.
E mentre anche tutti noi ci stiamo preparando per la notte più festosa dell’anno, fatta per lo più di tante belle speranze, di brindisi, di balli, di auguri, di cenoni e fuochi d’artificio, Lucio Dalla racchiude nell’ultima frase l’unica vera certezza dell’anno nuovo: “L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità”. Sarà questa anche per noi la grande novità che ci porterà il nuovo anno? Staremo a vedere, i prossimi 365 giorni sono ancora tutti da scrivere. Buon 2019.
Paolo Paglialunga
Nella foto di copertina, il grande cantautore Lucio Dalla
Un grande artista, condivido totalmente quanto da te scritto.
Concetto fondamentale l’amicizia.