//Parco dell’Alta Murgia, riconoscimento Unesco

Parco dell’Alta Murgia, riconoscimento Unesco

di | 2024-09-29T00:38:04+02:00 29-9-2024 2:10|Foto del Giorno|0 Commenti

Il Parco dell’Alta Murgia è diventato Geoparco mondiale Unesco: è il dodicesimo in Italia. Si tratta di un territorio caratterizzato da una successione di habitat diversi e testimonianze storico – culturali di immenso valore che, grazie a questo riconoscimento, saranno certamente riscoperte e valorizzate ancor meglio.

I Geoparchi Unesco sono, dopo queste ultime nomine, 213 e si trovano in 48 paesi del mondo. Ma quali caratteristiche deve avere un territorio per essere definito tale? Tra le più importanti c’è sicuramente che un Geoparco riconosciuto a livello internazionale è un’area che possiede un patrimonio geologico particolare e di conseguenza una strategia per svilupparla in modo sostenibile. Deve avere confini ben definiti e una estensione sufficiente per uno sviluppo economico efficace del comprensorio. Inoltre, deve comprendere un certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo. 

Il Parco nazionale dell’Alta Murgia è nato ufficialmente nel 2004 ed è a oggi, grazie a oltre 68mila ettari di estensione, uno dei più vasti in Italia. La sua area comprende 13 Comuni: Altamura, Andria, Bitonto, Cassano Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola, Toritto che fanno parte di due diverse Province, Bari e BAT (Barletta, Andria, Trani). Ciò che appare chiaro visitando il Parco è che costituisca un mix armonioso tra ambienti naturali molto diversi tra loro come creste rocciose, dolci colline, cavità carsiche, scarpate ripide, estesi pascoli naturali, boschi di quercia e di conifere e opere “umane” quali masserie in pietra, chiesette o reticoli infiniti di muri a secco. Senza dimenticare che si tratta di un territorio che costituisce uno scrigno di biodiversità florofaunistica a pochi chilometri da zone abitate.

Per una visita del tutto sostenibile, sono stati realizzati un’area didattica, punti di osservazione rialzati e un percorso pedonale didattico fruibile anche da persone con disabilità, con pannelli informativi in pietra lavica che raccontano la storia, il paesaggio, la flora e la fauna del luogo.

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