ROMA – Facebook, la società capitanata da Mark Zuckerberg, ha da poco cominciato a giudicare gli utenti del più famoso social network in una scala che va da zero a uno. Lo scopo, hanno spiegato i signori di Menlo Park, è di valutare gli iscritti al servizio in base alle loro segnalazioni riguardo le fake news: se i post segnalati sono effettivamente delle bufale, allora si potrà ottenere un uno, viceversa, chi è solito fare dare dei falsi segnali sarà accreditato con uno zero.
Il dubbio più grande, tuttavia, viene esplicitato in un articolo del Washington Post che pone l’accento sulla mancanza di trasparenza di Facebook in merito ai suoi sistemi di valutazione. Il social network è infatti molto restio nel rendere di dominio pubblico i suoi segreti per evitare che questi possano essere aggirati dai malintenzionati del web. Una sorta di invisibile giudicatore che, dall’alto del suo scranno digitale, tenta di mantenere l’ordine in un mondo virtuale sempre più martoriato da problemi di vario genere, come i fake account, che nascono appositamente per raggirare i più creduloni e influenzare le elezioni politiche diffondendo false notizie.
Riuscire a mantenere il controllo nel regno dei bit resta in ogni caso un’opera davvero ardua per chiunque. L’arrivo di intelligenze artificiali in grado di prendere milioni di decisioni in poco tempo resta per il momento un sogno nel cassetto e, nel frattempo, i social network continuano a tentennare nella loro complicata opera di garantire sicurezza senza ledere né la privacy né la libertà di espressione di ogni singolo individuo.
La speranza è che l’arrivo di una realtà simile a quella mostrata in Nosedive, episodio della serie Black Mirror che mostrava un mondo dove chiunque è giudicato attraverso un punteggio “social”, sia ancora lontana; nel frattempo, sarà Facebook a darci un voto.
Diego Galli
Nella foto di copertina, il logo di Facebook
Lascia un commento