//Complicità e reticenze nella morte di Elisa

Complicità e reticenze nella morte di Elisa

di | 2023-11-08T01:16:39+01:00 5-11-2023 6:00|Punto e Virgola|0 Commenti

Elisa Claps scompare misteriosamente la mattina di domenica 12 settembre 1993 nei pressi della chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Ha 16 anni, è iscritta al terzo anno del liceo classico e sogna di iscriversi a Medicina. E’ l’ultimogenita di tre figli; i fratelli sono Ermenegildo, detto Gildo (laureando in Giurisprudenza), e Luciano, nati da un commerciante (Antonio) e un’impiegata (Filomena). La mattina di quella dannata domenica, Elisa esce di casa per recarsi a una funzione religiosa nella vicina chiesa insieme ad un’amica, a Gildo conferma che sarebbe rientrata entro le 13 per raggiungere la famiglia nella casa di campagna dei Claps, a Tito, e pranzare tutti insieme. La giovane in realtà va in chiesa anche per incontrare un amico che doveva consegnarle un regalo per festeggiare la promozione agli esami di riparazione.

Elisa Claps

La persona incontrata da Elisa è Danilo Restivo, ventunenne originario di Erice, Sicilia, trasferitosi da ragazzino a Potenza con la famiglia, dove il padre Maurizio è direttore della Biblioteca nazionale. Danilo è l’ultimo a vedere la ragazza e la ricostruzione dei suoi spostamenti dopo l’incontro fa subito sorgere sospetti. Alcune ore dopo la sparizione di Elisa, infatti, si presenta con gli abiti insanguinati al Pronto Soccorso per farsi medicare un taglio alla mano, raccontando d’essersi ferito in seguito ad una caduta accidentale avvenuta nel cantiere dove si stavano costruendo delle scale mobili. La ferita, tuttavia, sembra provocata da una lama. I vestiti sono insanguinati, ma non vengono sequestrati immediatamente; Restivo si rende irreperibile per i due giorni successivi giustificandosi con il fatto di dover sostenere un esame universitario a Napoli.

In queste settimane, a 30 anni dalla vicenda, Rai1 manda in onda “Per Elisa – Il caso Claps” (tutte le puntate sono disponibili su RaiPlay). Nel cast della riuscita fiction, diretta da Marco Pontecorvo, Gianmarco Saurino interpreta Gildo; Ludovica Ciaschetti è Elisa Claps; Giulio Della Monica veste i panni di Danilo, Antonio Petrocelli è Don Mimì, il parroco della Santissima Trinità mentre Francesco Acquaroli interpreta Maurizio Restivo, il papà del giovane. E poi Giacomo Giorgio (Luciano Claps), Anna Ferruzzo (Filomena Claps) e Vincenzo Ferrera (Antonio Claps). La miniserie è stata realizzata con la consulenza della famiglia Claps ed è basata sul libro “Blood on the altar” di Tobias Jones. L’ottima colonna sonora è del compositore e produttore discografico Matteo Buzzanca.

Rintracciato dagli inquirenti, Restivo afferma di aver parlato con Elisa per qualche minuto, chiedendole consiglio su come comportarsi con una comune amica della quale si era innamorato e che, inoltre, Elisa gli avrebbe confidato di essere spaventata a causa di un individuo che l’aveva importunata mentre stava entrando in chiesa. Dopodiché, la giovane si sarebbe allontanata mentre lui si ferma a pregare. Gli inquirenti scoprono che Restivo ha l’abitudine di importunare le ragazze delle quali si invaghisce, effettuando spesso telefonate mute. Un’altra abitudine di Restivo è di tagliare di nascosto ciocche di capelli a giovani donne con un paio di forbici che porta sempre con sé.

Ludovica Ciaschetti interpreta  Elisa Claps

Di Elisa si perdono irrimediabilmente le tracce; le indagini, coordinate dal pm della Procura di Potenza Felicia Genovese sembrano abbastanza raffazzonate: non viene concessa la perquisizione della casa dei Restivo, in particolare della stanza di Danilo, e soprattutto non viene ispezionata la chiesa della Santissima Trinità, il cui parroco, don Mimì Sabia, appare piuttosto reticente, anzi assolutamente contrario a collaborare con gli inquirenti. La famiglia Claps (in particolare, Gildo e la mamma) è sempre più convinta che con la sparizione della giovane c’entri in modo inequivocabile l’ultima persona che l’ha incontrata e vista viva. Il 17 marzo 2010, 17 anni dopo la sparizione, i resti di Elisa Claps vengono ritrovati occultati in fondo al sottotetto della chiesa. Il cadavere viene scoperto per caso da alcuni operai durante lavori di ristrutturazione per infiltrazioni d’acqua; oltre ai resti umani, vengono trovati anche un orologio, gli occhiali, gli orecchini, i sandali e quel che ne resta dei vestiti della giovane. Il reggiseno è tagliato ed i jeans aperti e tutto ciò suggerisce che la ragazza avesse subito un’aggressione a sfondo sessuale prima di essere uccisa. Nel frattempo, nel 2002, Gildo, in accordo con tutta la famiglia, fonda la prima associazione dei familiari delle persone scomparse: l’Associazione Penelope.

Filomena Claps è interpretata sullo schermo da Anna Ferruzzo

Particolare scalpore deriva pure dal fatto che, appurata la circostanza del ritrovamento del cadavere da parte del viceparroco alcuni mesi prima della sua segnalazione, questi afferma di aver taciuto il fatto poiché quel giorno l’arcivescovo era impegnato e non era riuscito a raggiungerlo telefonicamente, decidendo di riprovare il giorno dopo, cosa che non fece perché gli era passato di mente… Va ricordato altresì che il Consiglio Superiore della Magistratura aprì un’indagine sull’operato del pm Felicia Genovese, che coordinò le indagini nel periodo potentino, in quanto sospettata di aver volontariamente insabbiato il caso. La stessa però venne successivamente prosciolta dall’accusa. Come che sia, il caso passò nelle mani della Procura di Salerno.

La svolta il 30 giugno 2011 quando Danilo Restivo viene condannato all’ergastolo dal tribunale di Winchester (in Inghilterra) per l’assassinio di Heather Barnett, uccisa il 12 novembre 2002 a Charminster, un villaggio del Dorset nei pressi di Bournemouth. Restivo era vicino di casa della donna assassinata nella propria abitazione; subito le indagini ipotizzano il coinvolgimento dell’uomo, in quanto la dinamica dell’omicidio presenta molte analogie con quelle che avevano portato alla morte di Elisa. A complicare ulteriormente la posizione di Restivo è la scoperta di atteggiamenti sospetti da parte sua: anche in Gran Bretagna colleziona ciocche di capelli di giovani donne… Nel pronunciare la sentenza – in cui si afferma che senza ombra di dubbio Restivo ha ucciso anche Elisa Claps – il giudice Michael Bowes scrive, rivolgendosi direttamente a Danilo: “Lei non uscirà mai di prigione. Lei è recidivo. È un assassino freddo, depravato e calcolatore che ha ucciso Heather come ha fatto con Elisa. Ha sistemato il corpo di Heather come fece con quello di Elisa. Le ha tagliato i capelli, proprio come Elisa. Merita di stare in prigione per tutta la vita”.

Gianmarco Saurino è Gildo Claps

L’8 novembre 2011, presso il Tribunale di Salerno, inizia il processo di primo grado a Danilo, con rito abbreviato. Nel corso della prima udienza i pm, facendo notare che i reati concorrenti più gravi a carico di Restivo, che avrebbero potuto far scattare l’ergastolo, sono tutti prescritti, avanzano la richiesta di trent’anni di reclusione, il massimo possibile. Nella sentenza, la Corte accoglie la richiesta dell’accusa, aggiungendo l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la libertà vigilata per tre anni a fine pena, oltre al versamento di 700mila euro alla famiglia Claps a titolo di risarcimento. Il processo di appello, iniziato a Salerno il 20 marzo 2013 e celebrato in presenza di Restivo (estradato temporaneamente in Italia), si conclude il 24 aprile con la conferma della condanna a 30 anni per Restivo, che sconterà l’ergastolo in Inghilterra. Il 23 ottobre 2014 la Corte di Cassazione sancisce in via definitiva la condanna.

Danilo Restivo

Cala così il sipario su una vicenda drammatica in cui si intrecciano omissioni, reticenze, complicità a diversi livelli, sottovalutazioni, silenzi inconfessabili. Anche leggerezze, francamente evitabili ed esecrabili. La povera Elisa, massacrata in una chiesa, senza che nessuno abbia sentito il dovere di indagare a fondo sul principale indiziato e sul luogo in cui era stata vista viva per l’ultima volta: incredibile… Comportamenti inqualificabili che hanno avuto l’ulteriore colpa di provocare un’altra vittima innocente, la giovane Heather.

La Rai, ma anche Sky con un bel docu-film, hanno avuto comunque il merito di riaccendere i riflettori su una brutta pagina d’Italia. Riposa in pace, piccola Elisa, per quanto possibile. E perdona insieme ai tuoi familiari quanti ti hanno fatto del male. Direttamente e indirettamente.

Buona domenica.

 

Nell’immagine di copertina, la famiglia Claps nella fiction su Rai1: da sinistra, i fratelli Luciano e Gildo, il papà Antonio e la mamma Filomena

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi