Si è chiuso il lungo braccio di ferro sulla titolarità della Scala dei Turchi di Realmonte. Lo storico proprietario del bene, il dottor Cesare Sciabarrà, ha ceduto gratuitamente le sue particelle di terreno al comune di Realmonte. La questione era stata al centro di numerose inchieste giudiziarie. L’atto di cessione è stato siglato nello studio di un notaio a Porto Empedocle, alla presenza dei legali che hanno rappresentato l’ente, degli amministratori e sei consiglieri comunali.
“È un traguardo storico – afferma Sabrina Lattuca, sindaco di Realmonte -. Non posso che manifestare la mia enorme soddisfazione. Un lavoro di squadra che ci ha consentito di raggiungere questo grande traguardo. Ringrazio il dottor Sciabbarrà che ha mostrato a tutti che si può avere grande senso civico””. A fine maggio, proprio Lattuca aveva annunciato che la Scala dei Turchi verrà gestita dal Parco Archeologico della Valle dei Templi e sarà visitabile con un ticket integrato con incluso anche l’ingresso alla villa romana di Contrada Durrueli. “Presto lo stesso Comune ricorderà questo atto di generosità del mecenate agrigentino con una targa – ha spiegato l’associazione ambientalista Mareamico – e poi si attiverà per costituire una fondazione per la gestione del bene”.
La parola ‘fine’ sulla questione arriva dopo anni di contenziosi civili e un’inchiesta che ha accertato la proprietà quasi integrale della Scala dei Turchi da parte di Sciabarrà. Poco più di un anno fa, quest’ultimo aveva lanciato un appello a Elon Musk tramite le pagine del Corriere della Sera. Il sindaco di Realmonte ha fatto sapere anche che “ci sarà un inizio di tutela, gestione e messa in sicurezza di un sito meraviglioso, unico, candidato a diventare bene Unesco”.
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