MILANO – Frenesia, stress, ansia da lavoro, mancanza di sonno ormai sono fattori assodati anche dalla scienza, fonti di una serie di problemi di salute, da quelli cardiaci a quelli mentali. Il Giappone, terza potenza economica a livello mondiale dopo Stati Uniti e Cina, con un tasso di disoccupazione attualmente al 2,8%, contribuisce ad accrescere la sua reputazione di nazione estremamente produttiva. L’etica e la cultura del lavoro contribuiscono a creare un’immagine positiva del Paese, ma come in altri ambiti, la società giapponese si rivela contraddittoria e questa maschera di efficienza e produttività cela in realtà drammatiche conseguenze per i lavoratori stessi.
Il Giappone, paese in cui il lavoro assume una grande rilevanza, è meritocratico e fortemente competitivo. Gli straordinari sono praticamente la norma e non sono ammessi i ritardi (si pensi all’orgoglio per l’estrema puntualità dei trasporti). La fondazione Hotline-National Defense Counsel for Victims of Karoshi riporta che ogni anno più di 10.000 persone muoiano in Giappone solo a causa di malattie cardiovascolari legate al lavoro. Le morti sono considerate improvvise perché i lavoratori in questione non presentano problemi di salute precedenti. Si tratta principalmente di attacchi cardiaci e ictus, ma il problema comprende anche casi di suicidi, chiamati karo-jisatsu.
L’effetto combinato di questi elementi è il peggioramento dello stile di vita e, conseguentemente, l’incremento della probabilità di malattie. È noto che l’aumento del consumo di tabacco e alcol siano correlati con lo stress. In particolare, secondo uno studio trasversale condotto da N.Kawakami e T. Haratani, gli straordinari, il sovraccarico di lavoro e le scarse ricompense lavorative intrinseche erano associati al consumo problematico di alcol tra i lavoratori giapponesi. Ecco perché in Giappone hanno ideato l’arte dell’inemuri per ripristinare l’energia, ridurre lo stress, migliorare la memoria. L’inemuri offre un momento di pausa nel caos della giornata, aiutando a ridurre lo stress e l’ansia. Un breve riposino per aumentare l’energia e la produttività in modo più efficace. I riposini possono migliorare la memoria e la capacità di apprendimento, consentendo al cervello di assimilare meglio le informazioni.
Inemuri è una tecnica per riposarsi in pubblico, molto di più di un semplice pisolino. Inemuri letteralmente significa “essere presenti mentre si dorme” ed è una pratica sociale molto diffusa in Giappone che vede le persone addormentarsi in luoghi pubblici, compresa la scuola, o durante il lavoro. Non è considerato un segno di pigrizia: al contrario, è un segno di dedizione e impegno. Se sei talmente stanco da addormentarti, significa che stai lavorando sodo. In pratica i giapponesi riescono a riposarsi in pubblico facendo un breve pisolino senza mai estraniarsi del tutto da ciò che li circonda. Tornano alla mente le tipiche immagini dei giapponesi che si addormentano per un breve pisolino in metropolitana, giusto il tempo per arrivare alla fermata a cui scendere. Da quelle parti non c’è nulla di male nell’addormentarsi in pubblico, anzi, imparare l’arte del riposino in stile giapponese pare sia molto utile per recuperare le energie.
Nel Paese del Sol Levante dove i ritmi di lavoro sono molto intensi, chi si ferma per un riposino lo fa perché è davvero molto stanco e ha bisogno di riposarsi un attimo per poter ricominciare al meglio la propria attività, atteggiamento assolutamente impensabile nella cultura occidentale. Chi fa inemuri non sta proprio dormendo come saremmo portati a pensare e non sta nemmeno facendo il classico pisolino. Inemuri significa riposino vigile: si chiudono gli occhi per riprendersi dalla stanchezza ma nello stesso tempo si mantiene una parte della mente sveglia e presente nel luogo in cui ci si trova. Perché è considerata un’arte? Perché, come in ogni arte, ci sono regole da seguire.
Non si tratta solo di addormentarsi, ma di farlo nel modo giusto. Ad esempio, non si disturbano gli altri o non è ammesso essere disordinati. Prima di addormentarsi, si dovrebbe essere impegnati in qualcosa e il risveglio dovrebbe essere discreto. E soprattutto presente. Dopo inemuri ci si sveglia rapidamente, si ricomincia a lavorare o si scende senza problemi alla fermata giusta della metropolitana. In un mondo in cui il tempo sembra sempre insufficiente, l’inemuri può essere una pratica rivoluzionaria per trovare equilibrio e benessere.
Non si tratta solo di addormentarsi, ma di prendersi cura di sé, in piena armonia con il mondo che ci circonda. Ha molte somiglianze con il nostro pisolino pomeridiano, ma a differenza di quest’ultimo è anche socialmente accettato e incentivato. E allora vi piacerebbe vivere in Giappone, fermarsi un attimo, fare un breve pisolino proprio in questo momento, anche se siete al lavoro? Beh, sicuramente farebbe bene alla nostra salute.
Claudia Gaetani
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