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Bullismo, Flavia Rizza fa lezione in tutta Italia

di | 2023-05-28T09:53:07+02:00 28-5-2023 5:10|Attualità, Sezione 3|0 Commenti

ROMA – Era il 7 febbraio del 2017, quando in Italia si celebrava, finalmente, la prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo nelle scuole, in concomitanza con un altro importante appuntamento denominato Safer Internet Day, con specifiche iniziative sul corretto uso di Internet, una problematica piaga sempre più diffusa tra i giovani. Lo sa bene, sulla propria pelle, Flavia Rizza, una giovane che sin dalla prima adolescenza è stata oggetto di pesanti umiliazioni e violenze ad opera di cyberbulli e bulli.

Flavia Rizza

Flavia – la ragazzina “cicciottella” e “secchiona” in lottacontro le vessazioni che si subiscono in queste terribili situazioni – ha iniziato una vera e propria battaglia per interrompere la catena di umiliazioni e violenze che le stavano rovinando la sua giovane esistenza. All’inizio si era buttata a capofitto nello studio, nella lettura, perché così credeva di impegnarsi e non pensare a tutto quello che la stava pesantemente angustiando.

Lei, agli occhi dei bulli, era diversa e quindi andava vessata fisicamente e verbalmente perché obesa, perché a differenza dei suoi coetanei non andava in discoteca, perché amava stare all’aria aperta. Era sola, sola contro tutti, perché né la scuola, né la famiglia erano state in grado di capire ed intervenire.

Ma, in occasione di un incontro a scuola con la Polizia postale, viene a conoscenza della triste storia di Andrea Spezzacatena, il 15enne romano ‘dai pantaloni rosa’, che nel novembre 2012 si era impiccato in casa, proprio perché vittima di bullismo a scuola. Flavia è come folgorata: decide di reagire, decide che vuole vivere, vuole riprendere in mano la sua vita e contatta la Polizia postale. Parla anche con i suoi genitori che ha visto soffrire perché incapaci ed impotenti ad affrontare la situazione della loro figlia. È andata oltre agli insulti, alle risatine, ai continui tormenti, riuscendo a far sentire la sua voce, superando questo scoglio della sua vita, causato dai bulli.

A differenza dei suoi aguzzini, ha risposto con un linguaggio che esce dalla violenza, dove dialogare è anche schierarsi, assumersi le responsabilità di ciò che si scrive, ribadendo con correttezza il proprio pensiero. Ora è libera e la sua vicenda l’’ha resa testimonial di “Una vita da social”, la campagna contro bullismo e cyberbullismo della Polizia di Stato, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, che ormai ha raggiunto oltre un milione di studenti italiani. Una campagna itinerante per il corretto uso di internet dove questa 24enne invita tutte le vittime a non chiudersi nel silenzio.

Con “Una vita da social” l’obiettivo è di fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo, ma anche di tutte quelle forme di prevaricazione legate ad un distorto uso della tecnologia, non porti più vittime. Accettarsi per come siamo, proprio perché ognuno di noi è speciale ed unico: è questo il senso del suo messaggio. Flavia Rizza ha dimostrato a tutti, che si può uscire dalle maglie del bullismo e del cyberbullismo. La sua testimonianza è la voce di chi ancora vive questo inferno, di chi ha paura e si vergogna. Nessuno è solo. Flavia Rizza lo ha dimostrato: denunciate.

Laura Ciulli

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