NAPOLI – Manca davvero poco all’arrivo della bella stagione e, nonostante la fase meteo fuori dal comune che l’Italia sta vivendo in questi ultimi giorni, per le avverse condizioni atmosferiche, è buona abitudine pianificare in tempo una vacanza di qualità per l’estate che verrà. Sono appena stati conferiti dalla Foundation for Environmental Education (FEE) i riconoscimenti “Bandiera blu” alle località costiere che si contraddistinguono per la qualità delle acque di balneazione, per i servizi offerti dalle spiagge, tenendo presente la gestione dei rifiuti, delle aree verdi, delle piste ciclabili, delle strutture alberghiere e di tutte le attività in grado di soddisfare i 32 criteri del Programma Fee.
Quest’anno, il Comitato di giuria, ha scelto ben 226 località italiane marine e lacustri, 16 in più rispetto alle 210 dello scorso anno. In Campania sono 19 le spiagge Bandiere blu, 5 si trovano in provincia di Napoli: Vico Equense, Piano di Sorrento, Sorrento, Massa Lubrense ed Anacapri, 14 in quella di Salerno: Positano, Capaccio Paestum, Agropoli, Castellabate, Montecorice, San Mauro Cilento, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola, Camerota, Ispani, Vibonati.
“È un riconoscimento importante che conferma l’attenzione e l’impegno della Regione per la qualità delle nostre acque di balneazione, segnalate sul podio a livello nazionale – dichiara Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania -. Il programma di depurazione delle acque, e soprattutto il controllo degli sversamenti, sta producendo risultati importanti e ci inducono a proseguire con grande impegno per arrivare alla completa balneazione dei nostri litorali dal Garigliano a Sapri”.
Grande soddisfazione, dunque, per la valorizzazione dei Comuni costieri del territorio campano: tesori in grado di attirare i turisti con contenuti di qualità, con strutture e servizi più competitivi sul fronte dell’offerta e dei prezzi. Le località premiate, durante la stagione estiva, saranno sottoposte a visite di controllo per verificare lo stato di conformità ai criteri stabiliti dall’ong danese.
Amalia Ammirati
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