NAPOLI – Un’eccezionale scoperta archeologica nella città di Paestum ha portato alla luce numerosi reperti che vanno ad arricchire la storia dell’antica Poseidonia. Scavi stratigrafici, avviati nel 2019, hanno consegnato alla storia un tempio periptero dorico, risalente al V secolo a. C. che, come affermato dall’ex direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, è quasi un modello in piccolo del grande tempio di Nettuno.

Dagli incessanti lavori di scavo sono riemersi circa 250 frammenti architettonici, fra decorazioni in terracotta, teste di toro, statue delle divinità, gocciolatoi a forma di leone, Gorgone, Afrodite e centinaia di ex voto. Interessante il ritrovamento di una moneta romana del III secolo a.C. raffigurante su un lato Eros a cavallo del delfino e sull’altro Poseidon, un chiaro riferimento alla divinità che ha dato il nome alla città antica.

A circa 9 metri dall’edificio, un altare e, di fronte, una grande pietra attraversata da una canaletta, lungo la quale scorrevano i liquidi sacrificali utilizzati durante i riti religiosi. “Una scoperta eccezionale – ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – che conferma lo straordinario valore di questo sito e le sue grandi potenzialità sulle quali stiamo lavorando. Ogni scavo che riporta alla luce le testimonianze storiche del passato, dimostra l’immensa ricchezza del patrimonio archeologico della nostra nazione di cui c’è ancora molto da scoprire“.

I tesori appena ritrovati potranno essere ammirati a breve, tra maggio e giugno, nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum.

Amalia Ammirati