In un periodo in cui le notizie positive sono davvero scarse, sotterrate da valanghe di negatività atroci e diffuse, qualche barlume di luce e speranza arriva dalle previsioni sui flussi turistici per le ormai prossime festività pasquali. Sono attese, infatti, 6,7 milioni di presenze nell’intera struttura ricettiva italiana: il 7,3% in più rispetto al 2022. Una boccata di ossigeno fondamentale non solo per i comparti dell’accoglienza, della ristorazione e, in generale, del tempo libero, ma per l’intero sistema Italia che, sempre secondo le proiezioni degli esperti, nel 2023 crescerà pochissimo. E non è affatto difficile immaginare, pur senza possedere competenze in economia, quanto sia importante per tutti rilanciare lo sviluppo e la crescita.
Un aumento trainato dalle presenze straniere, protagoniste di una crescita boom: nel fine settimana pasquale saranno infatti 3,3 milioni, il 49% del totale e il 12,1% in più rispetto allo scorso anno. Ma anche la domanda da parte dei turisti italiani – che per ora è stimata a 3,4 milioni di presenze – potrebbe riprendere quota: sul rallentamento, infatti, incide anche l’incertezza meteo di questi giorni. Emerge dall’indagine realizzata da Cst per Assoturismo Confesercenti, secondo cui per la settimana delle festività pasquali si stimano 469 mila presenze in più rispetto al 2022, con il 65% delle sistemazioni disponibili nelle strutture ricettive già prenotate.
La tendenza attesa è positiva in tutto il Paese, anche se non uniforme per tutte le tipologie di offerta e tutte le aree.
Saranno le regioni del Centro Italia a registrare le variazioni più significative dei flussi con il +9,3% (+4,5% di italiani e +14,7% di stranieri), seguite dalle regioni del Nord Est con il +7,2% (+3,4% di italiani e +10,9% di stranieri) e del Sud-Isole con il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Per il Nord Ovest la stima è del +5,4% (+2,1% di italiani e +9,2% di stranieri).
I turisti stranieri visiteranno soprattutto città/centri d’arte, le aree dei laghi, le località di montagna e le aree rurali e di collina. Invece, la domanda italiana sarà maggioritaria nelle località costiere e termali. Per le prossime festività pasquali si registrerà un consistente aumento di interesse verso l’Italia, soprattutto da parte di visitatori tedeschi, francesi, britannici, statunitensi, svizzeri, olandesi, austriaci e polacchi che in parte compenseranno le quote ancora mancanti dei mercati quali Cina, Russia, Giappone, Australia, Corea del Sud, India, Brasile, Canada. Un leggero aumento delle prenotazioni è stato segnalato anche per i turisti provenienti dalla Spagna e dal Belgio.
Non appaia blasfemo, o quanto meno inopportuno, parlare di divertimento quando alle porte di casa infuria una sanguinosa guerra, le cui conseguenze sono purtroppo ancora tutte da scrivere. Di pace si parla ogni giorno e a tutte le latitudini, ma di concreti passi in avanti se ne vedono davvero pochi. Anzi, lo scontro sta assumendo sempre più le caratteristiche più temute e pericolose: non ci sono atti ufficiali, ma in concreto la battaglia si sta trasformando in uno scontro tra Russia e Stati Uniti. Con tutte le conseguenze del caso.
E’ senza dubbio un panorama angosciante, nel quale si è inserita nei giorni scorsi anche la notizia delle non buone condizioni di salute del Papa. Per fortuna, la faccenda si è risolta con un breve ricovero in ospedale e con il ritorno del Pontefice alle normali attività. Il mondo intero ha potuto tirare un enorme sospiro di sollievo: è vero, il Vaticano non ha divisioni militari da schierare, ma la sua autorità morale è unanimemente riconosciuta. In particolare, la voce di Francesco è spesso risuonata in modo potente.
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