//Agrigento capitale italiana della Cultura 2025

Agrigento capitale italiana della Cultura 2025

di | 2023-03-31T18:27:38+02:00 2-4-2023 7:15|Foto del Giorno|0 Commenti

Agrigento sarà la capitale italiana della Cultura 2025. A proclamarla il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, nel corso di un evento al Ministero insieme ai sindaci delle altre città finaliste. Oltre ad Agrigento le altre 9 finaliste erano Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia)

Il titolo di Capitale italiana della Cultura vale per un anno: la prima ad aggiudicarselo fu Mantova nel 2016, a cui seguirono Pistoia (2017), Palermo (2018), Matera (2019) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno fu il turno di Procida e quest’anno di Bergamo e Brescia. Nel 2024, invece, toccherà a Pesaro.

“Dall’anno prossimo oltre alla capitale della Cultura e a quella del libro proclameremo anche la Città dell’arte contemporanea e ne sono molto orgoglioso”, ha dichiarato Sangiuliano durante la cerimonia di proclamazione. Sangiuliano ha annunciato anche che dall’anno prossimo ci sarà la Capitale europea del Mediterraneo.

Il successo di Agrigento è stato spiegato da “La Sicilia” dal prof Roberto Albergoni dell’associazione Me.no, che ha seguito il progetto. “La forza della candidatura è data dalla storia della Città, dal suo patrimonio storico e culturale, da Empedocle a Pirandello, Sciascia e Camilleri. Abbiamo, inoltre, individuato un tema che riguarda la relazione tra gli esseri umani e la natura, un’indagine dal punto di vista artistico e culturale volta a dare delle indicazioni sotto il profilo delle trasformazioni oggi in atto”, ha dichiarato.

A caldo sono anche arrivate le parole del sindaco Franco Miccichè: “Oggi non ha vinto Agrigento, non ha vinto la Sicilia, ha vinto l’Italia perché il progetto è incentrato sull’integrazione tra i popoli: è stato un grande atto di coraggio e di estrema sensibilità. Non lasciamoci oggi, ma cerchiamo di creare una rete turistica con lo stesso obiettivo e lo stresso spirito di appartenenza, quello di essere italiani”.

In merito alla premiazione, il presidente della giuria, Davide Maria Desario, ha spiegato che “è sui progetti presentati che siamo stati chiamati a scegliere, non sulla bellezza delle città. Le 10 candidate hanno dimostrato capacità organizzativa, visione, ma non hanno nascosto le loro fragilità, anzi le hanno messe al centro dei progetti. Abbiamo visto e sentito professionalità, passione, convinzione: la qualità complessiva dei lavori si è innalzata sensibilmente, segno che l’iniziativa sta crescendo sempre di più”.

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