I venti soffiano in maniera fortissima, le case tremano, aumentano i casi di litorali sommersi, danni ingenti nella parte costiera e nella parte interna. La Sicilia orientale è scossa in maniera intensa dall’uragano mediterraneo (medicane) giunto dall’area della Tunisia. È un mix di piogge intense e venti impetuosi, con l’acqua che trasforma le strade in fiumi e le piazze in laghi. La conta dei danni aumenta di ora in ora nei luoghi simbolo del turismo isolano. Ci sono crolli e strade interrotte. Scenari da Polo Nord sull’Etna, con famiglie isolate a Pedara, e salvataggi da parte del Soccorso alpino della Guardia di Finanza. Strade deserte, molta gente sta seguendo l’invito dei sindaci a restare a casa.
A Catania e provincia rimangono chiuse le scuole e i parchi pubblici, le raffiche di vento hanno raggiunto i 100 km/h. Il vento nella notte ha bloccato l’operatività dell’aeroporto, con voli dirottati e cancellati e fortissimi ritardi. In città diverse la strade e le piazze allagate, numerosi gli interventi dei Vigili del fuoco e di altre forze dell’ordine. Diverse le persone soccorse mentre si trovano in auto. Molto colpita anche la zona del Messinese, in particolare l’area di Taormina. Le mareggiate hanno creato notevoli danni anche a Giardini Naxos e Letojanni. Le mareggiate inondano i paesi marittimi: a Mazzeo le onde allagato la strada, chiusi i lungomare di Furci, Sant’Alessio, Santa Teresa e Roccalumera, devastato il lungomare di Aci Trezza. Le isole Eolie sono isolate da giorni, aumentano i danni a Lipari. Fra i luoghi colpiti dall’intensa pioggia anche il Santuario della Madonna delle Lacrime, che è stato chiuso. A Siracusa problemi con la fornitura idrica. A Noto sono caduti oltre 300 millimetri di pioggia in 24 ore. Diverse le spiagge erose, in molti luoghi si susseguono i black out elettrici per un guasto alla rete dell’alta tensione.
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