NUORO – Colleen Hoover è un’autrice americana che scrive romanzi di genere romantico e di narrativa per giovani adulti. È nata a Sulphur Springs nel 1979 e vive in Texas con il marito e i figli. È autrice dei bestseller “Tutto ciò che sappiamo dell’amore”, edito da Rizzoli nel 2013 e del seguito “Tutto ciò che sappiamo di noi due”, edito da Fabbri nel 2015. Fra gli altri suoi libri, “Le sintonie dell’amore”, “Forse un giorno”, “Le confessioni del cuore “, “Un ricordo ti parlerà di noi”, e “It ends with us. Siamo noi a dire basta”, romanzo d’amore e di violenza.
Quest’ultima è un’operao in cui la Hoover riesce ad arrivare dritta al cuore con una storia costruita benissimo e dove le pagine finali sull’esperienza dell’autrice sono veramente toccanti. Il romanzo è incentrato sul tema del trigger warning, la violenza domestica. In psicologia, un trigger è uno stimolo che riporta il soggetto a una precedente esperienza traumatica. In greco antico, trauma significa “ferita” e, parlando in termini psicologici, si tratta di una lacerazione della psiche. Quando una persona subisce un trauma, prova un dolore talmente profondo che potrebbe, se non trattato, rimanere per sempre nell’animo e lacerare l’individuo.
Colleen Hoover parte da un’esperienza autobiografica e dal difficile rapporto tra i genitori per realizzare il suo romanzo più forte, più coinvolgente emotivamente, più apprezzato da critica e lettori. Il seguito “It starts with us” uscirà in Italia il prossimo 10 gennaio. “It ends with us” insegna il rispetto per le donne vittime di violenza mediante uno stile di scrittura scorrevole, piacevole, lineare e semplice.
È una sera come tante a Boston e su un tetto al dodicesimo piano Lily Bloom fissa il cielo limpido, immenso e sconfinato. Non è una serata come tante. Poche ore prima Lily ha seppellito il padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha violentemente rubato l’infanzia e Atlas, il suo primo amore, un ragazzino conosciuto quando aveva solo sedici anni che viveva nella casa abbandonata vicino alla sua come un barbone senza fissa dimora, senza un luogo accogliente e protettivo che lo riparasse dal freddo rigido dell’inverno. Lily è arrabbiata. In lei a prevalere non è il dolore, ma l’odio per tutte le volte che il padre è stato violento con sua madre e per quella volta che si è scagliato contro Atlas, l’unica persona che riusciva a renderla felice.
Lily spesso gli procurava cibo, vestiti e coperte. Frequentandosi si erano innamorati, ma poi erano stati costretti a separarsi. A distanza di anni Lily rimugina su queste cose, e mentre se ne sta seduta a cavalcioni sul parapetto non può fare a meno di pensare al suicidio. Ha 23 anni quando incontra casualmente l’affascinante Ryle, neurochirurgo concentrato sulla carriera e sull’evitare qualunque relazione, che la fa sorridere, dopo tanto tempo, in un momento in cui ne ha davvero bisogno. Si scambiano confidenze, certi di non rivedersi mai più, invece, per volere del caso, inaspettatamente si rincontrano e tra loro sboccia una forte passione e attrazione che li legherà fortemente.
Dopo una vita non facile, Lily ottiene finalmente tutto quello che desidera. Ha realizzato il suo sogno aprendo un negozio di fiori e ha un fidanzato che la ama. Ma poi le cose prendono una piega inaspettata quando Lily ritrova Atlas ed entrambi scoprono che l’amore profondo e puro che li aveva legati in passato è ancora forte e saldo nei loro cuori. Lily però ora è legata a un altro uomo e vuole tenere fede alla loro unione e Atlas non ha alcuna intenzione di crearle problemi vedendola felice. Eppure qualcosa non va come dovrebbe. Ryle comincia a mostrare un lato oscuro e pericoloso. Pur non sentendosi al sicuro, con Ryle Lily si rende conto che lasciare chi ci fa del male non è mai semplice.
Atlas, Ryle e Lily nascondono un passato traumatico che li ha destabilizzati emotivamente. C’è chi al dolore reagisce fuggendo e chi cede alla rabbia e alla violenza, pericolose per sé e per gli altri, ma tutti soffrono allo stesso modo. La madre di Lily è stata vittima di violenza domestica durante il matrimonio. La giovane Lily era osservatrice impotente delle violenze che il padre alcolizzato imponeva alla madre, e nonostante le suppliche della figlia la madre non ha mai lasciato l’uomo, l’ha sempre giustificato e perdonato. Anche Lily si trova coinvolta in una relazione in cui essa stessa è vittima, pur riconoscendo la violenza. Perdona, scusa e ricomincia. Ammette a sé stessa di commettere gli stessi errori della madre ma vuole a tutti i costi salvare la storia d’amore che ha sempre voluto, fino a che il limite non viene superato. La violenza è inaspettata, imprevista e tanto dolorosa, ma non esistono giustificazioni alla violenza.
Le scelte di Lily sono condivisibili o meno ma sempre rispettabili. Non esistono regole per definire una vittima di violenza domestica come forte o debole, e noi lettori non possiamo quantificare le emozioni di una persona né giudicarla per le sue scelte. It Ends With Us ha il grande pregio di insegnare il rispetto per le donne vittime di violenza, a prescindere dalla loro decisione. Perdonare o denunciare, ricominciare o lasciare non definiscono una persona fragile o coraggiosa. I personaggi di “It ends with us” sono concreti, realistici, e le azioni di Lily sono credibili, istintive e naturali. Il lettore facilmente si trova in empatia con lei e si immedesima nelle sue vicende. Pertanto soffre, ride e piange con Lily e per Lily. Come dice Beatrice Toscano per Maremosso “i protagonisti acquistano una propria tridimensionalità nel momento in cui sbagliano e chiedono scusa, fanno tentativi e passi falsi, dimostrandosi lungi dall’essere del tutto positivi o del tutto negativi”.
Il libro racconta di violenza domestica, di coraggio, di amore e della difficoltà di dover prendere la decisione di dire basta quando ci si rende conto di cosa si sta subendo. Il romanzo ha una potenza disarmate. È dolce, scioccante e sconvolgente allo stesso tempo. Sin dalla prima frase ti colpisce e ti rapisce. È un libro “forte” espresso con un linguaggio duro e senza scrupoli che tiene la mente continuamente impegnata su ciò che accade. Parecchi flashback fanno viaggiare il lettore da un’età all’altra, ma verso la fine del libro accadono tante cose un po’ troppo in fretta. Se nella parte iniziale la storia è raccontata in un modo tale da far immaginare al lettore quale sia la strada che stanno prendendo i protagonisti e al possibile epilogo, ci si accorge presto che non è così. All’improvviso tutte le certezze del lettore vengono distrutte portandolo a domandarsi cosa succederà.
È una storia toccante quella descritta dalla Hoover, consigliata sia a donne che a uomini. Non è il solito romanzo d’amore, e commozione e rabbia saranno sentimenti che accompagneranno tutta la lettura. Il libro si conclude con una frase ad effetto: “Finisce qui. Con me e te. Finisce con noi”. Lily troverà allora il coraggio di dire basta?
Virginia Mariane
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