RIETI – Il calendario CITES 2023, curato e stampato dalla Zecca dello Stato, finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il valore educativo e di divulgazione (sarà distribuito nelle scuole) è stato presentato nella sede provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Rieti, con il comandante provinciale, colonnello Bruno Bellini e Irene Davi, tenente colonnello e comandante del Gruppo Forestale. La CITES è la Convenzione per il commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate da estinzione, siglata nel 1973 a Washington, a cui aderiscono 183 Stati (35 i nuclei CITES in Italia, con 11 distaccamenti specializzati).
Realizzato per la prima volta nel 2008, ha ricevuto apprezzamenti dal mondo scientifico. Dal 2017, dopo l’accorpamento con i Carabinieri Forestali, “è il nostro valore aggiunto”. I Carabinieri Forestali hanno eseguito quest’anno circa 7mila controlli sul commercio di esemplari di specie in via di estinzione, con sanzioni pari a 9,5 milionidi euro, 588 i controlli nel settore del commercio internazionale di legname. Nel mondo il commercio illegale muove 160 miliardi di dollari l’anno.
Il raggruppamento Carabinieri CITES custodisce circa 35 mila reperti confiscati, il traffico di specie selvatiche è il quarto mercato dopo droga, armi, tratta degli umani, che l’Interpol ha stimato in 23 miliardi di dollari l’anno. “Conta la conoscenza, ma anche l’esperienza e noi siamo i più esperti in Europa in questo settore, la trasmetteremo con il progetto Casco Verde che partirà a livello europeo. Educazione alla legalità insieme al concetto di conservazione, con la formazione nelle scuole dai 6 ai 15 anni, perché bisogna iniziare fin da piccoli” sottolinea il colonnello Bellini. Il Comando provinciale di Rieti organizza giornate di sensibilizzazione, incontra studenti negli istituti scolastici, nella sede del Comando provinciale, visite al museo naturalistico della storica scuola forestale di Cittaducale.
Con le zanne di elefante si realizzano oggetti e sculture “che noi chiamiamo la bellezza maledetta – sottolinea il tenente colonnello Irene Davi, citando un grande sequestro di avorio nel centro di Roma -. Bisogna cambiare approccio mentale, guardando al futuro: l’ambiente è una ricchezza socio-economica, le comunità locali soffrono della sottrazione di risorse naturali importanti. Le foto trappole in questa parte reatina dell’appennino centrale (con il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Parco Regionale dei Monti Lucretili, tre Riserve Naturali regionali (Monte Cervia e Monte Navegna, Montagne della Duchessa, Laghi Lungo e Ripasottile), 19 siti di Importanza Comunitaria, 4 Zone di Protezione speciale della rete Natura 2000) hanno evidenziato la presenza del gatto selvatico, del lupo, orso marsicano e un ambiente sano favorisce il ritorno di specie scomparse”.
Il tema centrale del calendario 2023, è la diffusione e rappresentazione del valore della conservazione in natura di dodici specie in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione e dimostra la pesante impronta dell’uomo nell’ambiente. A gennaio l’Orice d’Arabia: sopravvive con 1200 esemplari in ambienti ostili ed aridi tra Oman Egitto e Israele. Salvato grazie ad un programma in cattività in zoo europei, era dichiarato estinto nel 1972 a causa del bracconaggio per il traffico illegale del trofeo. Progetto di reintroduzione nella Riserva di Israele, sulle saline di Yotvata.
A febbraio il Gipeto: avvoltoio barbuto, si nutre di ossa che sminuzza facendole cadere da altezze elevate. Minacce: bracconaggio, avvelenamenti, disturbo antropico dei nidi. Reintrodotto nel parco dello Stelvio in Italia, dopo anni di assenza. A marzo il Panda Gigante: sopravvive in 2 mila esemplari nelle foreste di bambù della Cina centrale. Minacce: l’impoverimento dell’habitat e limitato tasso di riproduttività. Protezione nel Parco Nazionale di Jiuzhaigou in Cina. Ad aprile il Delfino Rosa: cetaceo di acqua dolce, popola i bacini fluviali del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco. Minacce: pesca non selettiva, dighe, inquinamento da mercurio, deforestazione, degrado habitat fluviale. Tutelato nel Parco Nazionale di Jau in Brasile.
A maggio la Lontra: mustelide che popola fiumi, laghi, ruscelli di pianura e di montagna. Scomparsa da molti habitat italiani da decenni, ne sopravvive una popolazione censita di 250 individui. Minacce: inquinamento, degrado habitat, cementificazione degli argini, uccisioni illegali conseguenti al conflitto con le attività di pesca. Tutelato nel Parco Nazionale della Maiella in Italia. A giugno il Cactus Copiapoa: cactacea originaria delle zone desertiche di Atacama in Cile, specie ambita da collezionisti di tutto il mondo. Minacce: prelievo, esportazione e commercio illegali. Protetto nel Parco Nazionale Pan de Azùcar in Cile.
A luglio la Tigre del Bengala: circa 3200 esemplari nel mondo divisi in sei sottospecie, tra cui quella del Bengala. Quella della Cina meridionale è la più a rischio con soli 80 esemplari. Minacce: bracconaggio per trofeo e medicina tradizionale, deforestazione, pressione antropica. Tutela nel parco nazionale Kaziranga in India. Ad agosto coralli e madrepore: invertebrati a forma di tubo, secernono un esoscheletro di carbonato di calcio che con il tempo forma una barriera, che serve da ancoraggio ad altri coralli e alghe. Minacce: acquarofilia, sbiancamento dovuto ai cambiamenti climatici. Tutela nel Parco marino della Grande Barriera Corallina in Australia. A settembre il Rinoceronte Nero africano, indiano, di Giava, di Sumatra. Il nero africano (3.700 censiti) è il più minacciato per il corno utilizzato ancora come potenziatore della virilità nella medicina tradizionale asiatica. Tutela nel Parco Nazionale Kruger in Sud Africa.
A ottobre il Gorilla di montagna: mille esemplari sui monti Virunga, Uganda e Ruanda. Minacce: espansione umana, guerre civili, deforestazione. Protezione nel Parco Nazionale dei Vulcani in Ruanda. A novembre l’Orso Grizzly: il più grande predatore terrestre forte e rapido. Minacce: espansione antropica, bracconaggio da trofeo e perdita di habitat. Tutela nel Parco Nazionale Yellowstone, Usa. A dicembre il Pellicano Riccio, il più grande e raro, diffuso in Montenegro, Albania, Macedonia, Grecia fino all’India e alla Cina. Minacce: deterioramento e perdita habitat. Tutela nel Parco Nazionale di Divjake-Karavasta.
Francesca Sammarco
Nell’immagine di copertina, la presentazione del calendario CITES 2023 a Rieti
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