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“Giulietta e Romeo”, vent’anni di strepitosi successi

di | 2022-10-20T13:05:09+02:00 23-10-2022 6:45|Sezione10, Spettacolo|0 Commenti

ROMA – E’ stato una settimana sul palcoscenico del Teatro Olimpico di Roma, il “Giulietta e Romeo” coreografato da Fabrizio Monteverde: ed oggi è già comparso a Campobasso e a Genova, per proseguire nelle città italiane fino all’ultima rappresentazione il 22 marzo 2023, al Teatro Zandonai di Rovereto. Intanto questo 2022 è il ventennale del Balletto di Roma di Luciano Carratoni, il quale – in una con la Filarmonica Romana – ha montato lo spettacolo, che alla ‘prima’ del 2002 ebbe protagonisti Monica Perego e Raffaele Paganini.

Come per pochi altri balletti di trama shakespeariana, questo “Giulietta e Romeo”- in cui il nome  della fanciulla precede quello dell’innamorato, per porre in luce la di lei forte personalità – ha avuto un successo come pochi, raccogliendo nei 20 anni del Balletto di Roma, centinaia di migliaia di spettatori: del resto è il tema stesso che lo richiede, con la straziante storia di un amore impossibile tra adolescenti, che finisce con il loro amarissimo suicidio.

I ballerini della compagnia vantano anche un’esperienza in TV nella scuola di “Amici”, che per i giovani è un bel lasciapassare (per gli adulti meno): i due protagonisti sono la giovanissima Carola Puddu (Giulietta) e Paolo Barbonaglia (Romeo), con accanto i tanti personaggi del dramma, animati dall’aspro temperamento e dalla dura gestualità, tipica delle scelte coreografiche di Monteverde.  La stessa Giulietta non si sporge dal balcone – nella famosa e poetica scena del primo incontro con Romeo – ma scende rapinosamente lungo il muro (simbolo della sua    prigionìa), come una bertuccia.

Né poetici sono gli abboccamenti con la madre, indurita dalla permanenza sulla sedia a rotelle. Prevale la drammaturgia sulla scenografia, grazie anche alla formazione scenica dei ballerini: eccellente ad esempio la resa artistica del ruolo di Tebaldo, e la sua drammatica morte: mentre meno gradevole è la scelta (ancorchè simbolica) dei vestiti maschili moderni dei personaggi duecenteschi. L’intero spettacolo è di grande valore qualitativo, ed innumerevoli ne sono i dettagli, che la lunga tournée diffonderà in tutta Italia.

                                                                            Paola Pariset

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