ROMA – Li aveva ideati per Roma fin dal 1978 i “Nuovi Spazi musicali”, la compositrice Ada Gentile, diplomata nel Conservatorio di S.Cecilia a Roma con Irma Ravinale, ed ivi perfezionata in composizione con Goffredo Petrassi (il dopo è stato per lei un susseguirsi di concorsi, concerti, composizioni, in tutto il mondo). Inoltre l’attivissima compositrice spostò negli ultimi anni il suo Festival nelle Marche, ad Ascoli Piceno, dove fu accolta benissimo – sfuggendo alle invidie e scarse simpatie dell’ambiente romano – e dove oggi ha aperto un fertile terreno di crescita per i giovani musicisti.

Ada Gentile

Anna Pavlova, pianista russa

Ad essi infatti è dedicato questo 43° Festival “Nuovi Spazi Musicali” in atto dal 7 al 21 ottobre, nell’Auditorium Neroni di Ascoli Piceno, col concorso del Comune ascolano, della Regione Marche, della Camera di Commercio e Cassa di Risparmio ascolani, ed altri Enti: ed i concerti, registrati da Radio CEMAT, sono aperti liberamente al pubblico. Nuova l’iniziativa della Gentile, di commissionare operine tascabili a Lucio Gregoretti e a Marco Betti (7 ottobre) e nel concerto di chiusura a Lamberto Lugli ed a Filippo Scaramucci: brevi operette liriche dal semplice allestimento.

Il compositore Lucio Gregoretti

Il 16, il Festival offrirà un ampio omaggio all’indimenticato Goffredo Petrassi, con interventi di Stefano Papetti, della stessa Ada Gentile e col pianoforte dell’ascolano Alessio Falciani. La pianista russa (ma residente a Vienna) Anna Pavlova sarà impegnata anche nelle ‘prime’ dei brani di Stefano Cucci e Leonardo Rizzo; ed il Trio Ad Libitum – il 14 – a sua volta presenterà le due ‘prime’ di Riccardo Piacentini e Claudio Traversi. Un solista sarà il percussionista abruzzese Ludovico Venturini, oltre al violoncellista Claudio Pasceri, che il 18 prossimo aggiungerà a Bach e Sciarrino, anche musica di Ada Gentile.

Tanti dunque saranno gli spazi musicali che la inesauribile compositrice e organizzatrice ha riservato – e riserverà – ai giovani compositori ed esecutori non solo italiani. Un esempio da seguire.

Paola Pariset

Nell’immagine di copertina, l’Auditorium Emidio Neroni di Ascoli Piceno