//Fotovoltaico a spina, risparmiare si può

Fotovoltaico a spina, risparmiare si può

di | 2022-09-25T06:57:14+02:00 25-9-2022 7:00|Top Blogger|0 Commenti

Costi delle bollette energetiche alle stelle, come fare? Il sistema è innovativo, potremmo definirlo l’uovo di Colombo se non stessimo parlando di corrente elettrica. Si chiama “Plug & play”, l’ideatore è Massimo Berti, 60 anni, fondatore di One Way Energy, impresa con sede a Faenza (Ravenna).
In poche parole si tratta di un microimpianto fotovoltaico a spina precablato che, grazie a un differenziale di potenza, consente di portare l’elettricità prodotta dal pannello solare direttamente nella presa elettrica di casa (o dell’ufficio o del negozio) senza l’utilizzo di altre apparecchiature. Possiamo equipararlo a un frigorifero o a una lavatrice solo che nel caso del “Plug & play” l’energia prodotta dal sole viene immessa nella rete elettrica di casa e utilizzabile. E quando c’è scarsa presenza di raggi solari entra in funzione quella prodotta dalla normale rete di servizio. Essendo un prodotto cablato il parametro elettrico è ridotto al minimo, c’è solo da intervenire sulle meccaniche di fissaggio. Tetti, terrazze e balconi sono i terreni fertili del “Plug & play”. E’ noto per i bassi costi di installazione, l’assenza di pratiche burocratiche (non necessita di permessi) non ha bisogno di manutenzione ed è altamente sicuro. Il risparmio economico è assicurato.

Il pannello è posizionabile anche sul balcone di casa

Un pannello solare “Plug & play” è essenzialmente costituito da un modulo fotovoltaico (monocristallino o policristallino) con potenza pari a 300 W; un micro inverter per convertire la corrente del pannello in corrente alternata pronta per la rete domestica; un telaio di supporto e staffe di fissaggio/ancoraggio.

Massimo Berti, ideatore del Plug&play

“Sono stato il primo a ideare dieci anni fa questo nuovo sistema”, afferma Massimo Berti che poi per lo sfruttamento commerciale si è dovuto appoggiare ad alcune aziende del settore. “Non è stato facile – aggiunge – all’inizio ho incontrato tanta diffidenza che mi ha creato enormi difficoltà, sia dal punto di vista tecnico che commerciale”. Questo fino alla deliberazione 315 del 4 agosto del 2020 sulle “Condizioni procedurali ed economiche semplificate per la connessione degli impianti di produzione di energia elettrica di potenza inferiore a 800W” che ha reso possibile un ampio sfruttamento del sistema”. E adesso, con le bollette alle stelle, in tanti si stanno rivolgendo a lui.
La domanda più ovvia è “quanto si risparmia con il Plug & play”? Quantificarlo in maniera precisa è difficile, dipende da vari fattori tra cui l’esposizione al sole e l’utilizzo quotidiano di energia elettrica tanto per capirci (è ovvio che una famiglia composta da due persone consumi meno di una composta da cinque). “Ma tanto per dare un’indicazione – dice Massimo Berti – possiamo affermare che, immaginando un utilizzo normale di una famiglia di quattro persone, si può arrivare a risparmiare una cifra pari al costo di 2/3 bollette di energia elettrica l’anno”. Il che di questi tempi non è poco.

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