“Parlami, Terra! Medea in Cappadocia con Pasolini e Maria Callas” è il titolo della mostra, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul e dalla Missione di studi e restauro in Cappadocia dell’Università della Tuscia, che i rispettivi direttori, Salvatore Schirmo e Maria Andaloro, hanno realizzato in veste di curatori con Gaetano Alfano, nell’Open Air Museum di Göreme e nel Castello di Uçhisar, in Cappadocia, dal 10 settembre al 10 novembre 2022, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.
La mostra inaugurata il 10 settembre. a Uçhisar, ha visto la partecipazione di Nadir Alpaslan, vice ministro della Cultura e Turismo della Repubblica di Turchia, Giorgio Marrapodi, ambasciatore d’Italia in Turchia, Salvatore Schirmo, direttore Istituto italiano di Cultura e Maria Andaloro, direttore Missione Italiana in Cappadocia.
Nel giugno del 1969, Pier Paolo Pasolini gira in Cappadocia, nei territori di Göreme, Uçhisar, Ürgüp, Çavuşin, la prima parte del suo film Medea, opera assai complessa, il cui soggetto consiste in una profonda rivisitazione in chiave ideologico-antropologica del famoso mito classico. A interpretare la figura di Medea viene chiamata la divina Maria Callas, la cantante d’opera più famosa di tutti i tempi che però mai era stata attrice cinematografica. Ella lo sarà, per la prima e unica volta, proprio nel film di Pasolini, dove a emergere in qualità di coprotagonista accanto alla protagonista Medea, sarà proprio il paesaggio della Cappadocia.
In mostra a Göreme e ad Uçhisar a essere esposte sono 100 e più immagini originali estrapolate dai fotogrammi del film, come fossero 100 “quadri” di Pasolini. Oltre ai fotogrammi, altri materiali in mostra sono la serie di fotografie di varia natura tra cui le storiche fotografie di scena del film scattate in bianco e nero da Mario Tursi sul set pasoliniano e le fotografie sui paesaggi della Cappadocia di autori moderni. Inoltre ci sono le foto dell’Archivio della missione in Cappadocia dell’Università della Tuscia, che si è arricchito di recente delle foto dal drone sul tema “I luoghi di Pasolini e Medea in Cappadocia” che costituisce la base del video che viene proiettato nel corso della mostra nella sede di Uçhisar. Due mappe situate, l’una nella sede di Göreme, l’altra a Uçhisar, si curano di mostrare la geografia immaginaria della Colchide/Cappadocia, calata da Pasolini nella sua Medea, a contatto della topografia reale.
Nel percorso della mostra, il visitatore è accompagnato dalla presenza di una rete di apparati didattici e comunicativi (in turco, italiano, inglese) nei quali il filo rosso è rappresentato dalla ricorrenza di citazioni tratte dagli scritti o dalle parole di Pasolini sulla Cappadocia.
L’evento gode del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara e del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.
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