MILANO – Voglia d’estate, voglia di scoprire posti nuovi, luoghi incantevoli, da mozzare il fiato. Eccone uno alle porte di Milano. É stato ribattezzato con il nome di piccola Versailles. Sì, Villa Arconati (con labirinto e giardino da favola) potrebbe proprio essere la versione italiana della Reggia di Versailles di Luigi XIV. Con i suoi giardini, boschi, fontane e affreschi, è sicuramente un tesoro da scoprire, tra le più belle e maestose residenze nobiliari lombarde.
Immersa nel Parco delle Groane, nella frazione di Castellazzo di Bollate, Villa Arconati con i suoi 200 ettari di boschi, brughiere e terreni coltivati che la circondano, giardini alla francese, giochi d’acqua, è un immenso parco che può definirsi una reggia delle meraviglie. Attualmente la Villa, con i suoi giardini, è sede della Fondazione Augusto Rancilio (FAR) che ha il compito di preservare e valorizzare l’immenso patrimonio storico, culturale e architettonico della tenuta. Villa Arconati, completata dalla famiglia Arconati nel XVIII secolo con il suo borgo, i terreni agricoli e il bosco dove si praticava la caccia, è uno dei più interessanti esempi di villa della Lombardia assieme a Villa Litta a Lainate e Villa Tittoni Traversi a Desio.
Fu in particolare Galeazzo Arconati a dare lustro alla Villa all’inizio del Seicento, promuovendo modifiche architettoniche al preesistente edificio del Cinquecento. Inoltre avviò un’attività di collezionista molto proficua. Infatti proprio in quel periodo arrivarono in villa la statua di Tiberio, il Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci (nel 1637 donato alla Biblioteca Ambrosiana e ora è esposto alla Pinacoteca Ambrosiana) e i diversi frammenti del Monumento di Gaston de Foix del Bambaia, attualmente presenti nel Museo di Arte Antica del Castello Sforzesco. Il progetto di riqualificazione avviato da Galeazzo Arconati fu poi proseguito dai suoi discendenti che entro la fine del Settecento fecero della residenza una delle più eleganti rappresentazioni del barocchetto lombardo.
Tra l’ottocento e il novecento la Villa passò prima ai Busca e poi a donna Beatrice Crivelli. È grazie all’importante opera di restauro condotto dalla Fondazione Augusto Rancilio però che oggi Villa Arconati si presenta nel suo antico splendore, con giardini curati, sale affrescate, antiche statue e giochi d’acqua. Le sale interne della villa sono sede di mostre d’arte contemporanea, eventi istituzionali e privati, mentre d’estate all’esterno si svolgono numerosi eventi e concerti. La Villa che ricorda la splendida Reggia di Versailles non può non avere tra i boschi che la circondano un labirinto di siepi dove perdersi alla ricerca dell’uscita.
Nel 2021 il percorso di visita della Villa Arconati si arricchisce della Sala del Museo, dove sono stati recuperati gli affreschi settecenteschi della volta e della Biblioteca. Qui si possono ammirare le bellissime librerie in noce e la decorazione a finte architetture del soffitto. Nel piano nobile della villa invece si può ammirare il magnifico salone affrescato dai fratelli Galliari, chiamati al Castellazzo attorno al 1750 da Giuseppe Antonio Arconati. Tutto intorno si estende il giardino della villa, dove la scultura e l’architettura si fondono con la natura, tra siepi, fontane e giochi d’acqua tanto da rievocare in qualche modo la bellezza e la fastosità della Reggia di Francia.
In questo periodo estivo numerosi gli eventi musicali che riportano la Villa agli antichi splendori. Tutta questa meraviglia a pochi passi da Milano.
Margherita Bonfilio
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