/, Sezione 4/Il biscotto di Clusone rinasce con Martina

Il biscotto di Clusone rinasce con Martina

di | 2022-06-05T01:42:43+02:00 5-6-2022 6:15|Enogastronomia, Sezione 4|0 Commenti

CLUSONE (Bergamo) – È una giovane imprenditrice, pasticcera per passione, Martina Oprandi a mantenere viva un’antica tradizione di Clusone, in Alta Val Seriana. Perché la cittadina montana continui a fare la storia, Martina ha deciso di produrre un dolce che è l’emblema della località: il biscotto di Clusone. Questo squisito biscotto ricoperto di cioccolato è una via di mezzo tra la meringa e l’amaretto. Gli ingredienti della pasta sono: zucchero, mandorle, albume, farina e vanillina. Quelli per la copertura di cioccolato fondente, invece, sono: pasta di cacao, zucchero e burro di cacao.

Martina Oprandi

Ad elaborare e lanciare il biscotto è stato il pasticcere Giuseppe Mantegazza, che nel 1920 depositò il marchio della sua ricetta, iniziando così la produzione del dolce nella sua pasticceria a Clusone. Questa produzione durò fino agli anni Cinquanta del secolo scorso quando Giuseppe Mantegazza cessò la sua attività e abbandonò la Val Seriana senza lasciare traccia alcuna dell’antica ricetta. Fu nel 2001 che l’Amministrazione comunale ebbe l’idea di recuperare una tradizione che non andava assolutamente perduta. Per questo motivo fu commissionato ad un famoso pasticcere del paese, Adriano Trussardi, l’incarico di recarsi dalla figlia di Giuseppe Mantegazza, Emma, per recuperare quest’antica ricetta. Costei ne concesse l’uso esclusivo ad Adriano Trussardi col compito di riportare ai fasti passati l’antico biscotto di Clusone.

Fu ideato un packaging che rappresentasse la cittadina e così fu scelto come simbolo da rappresentare sulla scatola l’antico orologio che caratterizza la Piazza del paese. Il dolce in breve tempo riscosse un enorme successo sia a livello locale che nazionale tanto da diventare il simbolo della cittadina. Con il pensionamento di Adriano Trussardi si è rischiato di perdere questo gioiello, ma ecco che è arrivata Martina, creativa e appassionata pasticcera, che si è fatta carico di questa importante eredità ed ha pensato di mantenere intatte le caratteristiche del biscotto rinnovandone la confezione. Una confezione più moderna e innovativa, fatta per catturare l’occhio del visitatore.

Da una considerazione spontanea e realista è nata la voglia di andare avanti da parte di Martina che nonostante la giovane età ha deciso di rilevare l’attività di Adriano Trussardi. Da qui viene fuori tutta la caparbietà, la passione e l’attaccamento della giovane per il suo territorio e per questa attività che porta avanti egregiamente. Si racconta così, in modo spontaneo e genuino: “La mia passione per i dolci ha il suo inizio molto tempo fa, quando da bambina il profumo di zucchero e la ruvidità della farina iniziarono ad attrarmi mentre li vedevo trasformarsi in dolci tra le mani di mia nonna”. Per questo a 14 anni non ha avuto dubbi sul percorso di studi da seguire. Era la pasticceria la sua passione, così h adeciso di specializzarsi nell’ambito che da sempre le apparteneva.

Aggiunge orgogliosa: “A 16 anni ho messo piede per la prima volta in laboratorio e sotto la guida del maestro Trussardi ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo della pasticceria artigianale. Adriano per me stato ed è ancora oggi molto più di un insegnante, è un vero mentore, a lui devo tutto quello che so”. Ma oggi, ad onor del vero, bisogna dire che Martina di passi ne ha compiuti tanti e tutti sulle sue sole gambe facendo della Pasticceria Trussardi un fiore all’occhiello di Clusone. Notizia di questi giorni è che dopo aver avuto successo in tutta la Lombardia e oltre, il biscotto di Clusone ha cominciato a varcare i confini per trovare un naturale connubio con la cultura.

Nasce così l’idea di una limited edition che vede nella scatola del Biscotto di Clusone anche un libro, perché leggere assaporando un dolce finissimo che sa di mandorle e cioccolato e si scioglie in bocca, mentre si sta comodamente seduti in poltrona è certamente una vera goduria che soddisfa il palato e stimola la fantasia. Per ora viene proposto un libro di storie fantastiche o alternativamente uno di poesia, poi si vedrà. Perché alle idee di Martina si aggiungono altre idee, tutte rivolte a mantenere vivo il nome di Clusone.

Margherita Bonfilio

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi