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Comunicazione, a Rieti il Festival del 2022

di | 2022-05-08T14:43:48+02:00 8-5-2022 6:30|Attualità, Sezione 7|0 Commenti

RIETI – La giornata delle comunicazioni sociali fu istituita da Papa Paolo VI nel 1967, ma era stata un po’ trascurata, fino al 2006, quando la comunità delle Paoline e dei Paolini, il cui carisma è proprio “comunicare”, l’ha fatta propria istituendo la Settimana della Comunicazione, che è diventata presto un festival itinerante nelle Diocesi che hanno l’Ufficio per la comunicazione sociale. Quest’anno il Festival della Comunicazione si terrà Rieti, dal 21 al 29 maggio. Il programma è stato presentato dal Vescovo Domenico Pompili, da suor Cristina Beffa, pioniera in questa iniziativa, e da Padre Paolo Benanti, docente di etica. L’obiettivo è di aiutare a riflettere sulla comunicazione interpersonale e allo stesso tempo scoprire e far scoprire le ricchezze spirituali, sociali, culturali, umane dei territori.

Le cinque vie della comunicazione sono la conoscenza, il linguaggio, la bellezza, l’aggregazione, la solidarietà. E il messaggio del Papa quest’anno è “ascoltare con l’orecchio del cuore: sembra un’ovvietà ma non lo è, perché prima di tutto bisogna ascoltare se stessi”. Ai ragazzi è stata dedicata una settimana di prefestival, iniziata il 2 maggio con il tema “Social sì, social no: istruzioni per l’uso”, un convegno sull’uso responsabile dei media digitali, rivolto a genitori e studenti delle scuole medie, affidato a Marco Carrara, conduttore e autore televisivo Rai (Agorà e Timeline Focus), membro di Next Generation, il programma Unicef per la raccolta fondi utile a garantire un futuro migliore ai bambini nel mondo. Tra gli appuntamenti per i ragazzi anche l’incontro pubblico “Dante e la scuola” con il linguista e filologo Luca Serianni, lo spettacolo suggestivo del Teatro Potlach “Dante…a riveder le stelle”, con immagini, letture e scenografie digitali.

Il filologo Luca Serianni

Il 17. Festival della Comunicazione inizia il 21 maggio alle 11 al teatro Flavio Vespasiano: ‘Tra emergenze e differenze”, tavola rotonda con Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e Gruppo Abele, la giornalista Lucia Annunziata e la giornalista di Famiglia Cristiana Annachiara Valle, realizzato in collaborazione con l’associazione la Valle del Primo Presepe. Alle 17 “Laudando”, musica e parole dal mondo dell’autismo con il Centro Sant’Eusanio (un centro molto attivo con laboratori artistici ceramica, pittura, cultura per ragazzi e adulti autistici nei locali della Diocesi) e l’associazione Dna. Il 22 alle 9 dalla Cattedrale parte “In cammino con Francesco” a piedi verso Fonte Colombo e Santa Messa al Santuario con il Cai di Rieti. Il 25 maggio alle 18 nell’ex Chiesa di San Giorgio presentazione del libro di don Lorenzo Blasetti “La Chiesa come un fiume inquinato” con la teologa Marinella Perroni e don Antonio Rizzolo, amministratore delegato delle Edizioni San Paolo e alle 20,30 “Notizie e non solo, al di là e al di fuori dei Palazzi, il caso di Famiglia Cristiana”, in ascolto della gente, al servizio della Chiesa e della società, con la partecipazione di Giovanni Grasso, direttore ufficio stampa della Presidenza della Repubblica, Paolo Ruffini, prefetto Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, il direttore di Famiglia Cristiana Stefano Scognamiglio e il Vescovo. Modera il giornalista di Famiglia Cristiana Francesco Anfossi.

Si prosegue il 26 maggio alle 10 all’auditorium Santa Scolastica con “Post-verità e fake news”, il vero come intero e le molte facce del fake con la sociologa Chiara Giaccardi e David Puente, giornalista di Open, che interverrà su un tema scottante e attuale “Il falso fact-checking sull’Ucraina”. Il 26 alle 17 sotto gli archi di Palazzo Papale “Con…tatto con il presepe”, tavola rotonda e visita tattile, moderata dal Vescovo di Rieti, con Claudio Nazzarro specialista in Chirurgia Generale, Francesco Canini vicepresidente Unione Italiana ciechi e Ipovedenti e il suo consigliere regionale Giampiero Notari, Alberto Finizio, presidente dell’associazione Italiana Amici del Presepio, Angelo Di Maio presepista, Lidia Venuti storica dell’arte e tiflodidatta (didatta per non vedenti), Associazione Radici. La visita tattile riguarderà una riproduzione delle opere monumentali del maestro Francesco Artese, in esposizione permanente sotto gli archi del Vescovado.

Il 27 maggio alle 11 all’auditorium della Laga ad Amatrice: “Raccontare la distruzione e raccontare la ricostruzione”, convegno con Enrico Mentana, giornalista e direttore tg L7: “Il racconto giornalistico dell’emergenza alla luce di orizzonti cambiati e nuovi media” e Giovanni Legnini, commissario ricostruzione, “L’informazione del post sisma, tra ricostruzione e partecipazione”. Introduce il Vescovo di Rieti con la partecipazione di Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica. Il 28 maggio alle 10 giornata nella riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile con Carlo Petrini (Slowfood e Comunità Laudato Sì) “Il verde e il blu alberi, acqua, cibo e vita”, camminata e dibattito all’aperto con la partecipazione del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso e il direttore di Avvenire Marco Tarquinio. Alle 18,30 sotto gli Archi di Palazzo Papale concerto di Banda Ikona “Il passo umile e lieto: Mediterraneo Ostinato” e alle 21,30, spostandosi nel vicino Hortus Simpicium, concerto con Susanna Buffa e Raffaello Simeoni “Mater Sabina” e a seguire alle 22 la serata astronomica con Giulia Botticelli e Mario Silvestri “Osservando le stelle dal giardino medievale della città”.

Luca Serianni e (a sinistra) l’assessore alla Cultura Gianfranco Formichetti

Il 29 maggio giornata conclusiva alle 11 con la Messa in Cattedrale che sarà trasmessa in diretta su Rai Uno. Dal 21 al 30 maggio al centro commerciale Perseo l’esposizione dei lavori degli studenti del concorso “Ascoltare con l’orecchio del cuore: comunicare con le emozioni”. L’evento merita un viaggio a Rieti, approfittando per una visita alla città, alla Rieti sotterranea, alla mostra di De Chirico a Palazzo Dosi. Ma perché questo festival? “Il linguaggio è “la grande invenzione” dell’umanità – spiega il vescovo – è molto di più di un semplice strumento: è l’ambiente in cui abitiamo e viviamo. Così decisivo che quasi non ce ne accorgiamo” e cita David Foster Wallace, scrittore, saggista e accademico statunitense, morto nel 2008: “Ci sono due giovani pesci che gironzolano spensierati nell’acqua. All’improvviso, incontrano un pesce anziano che procede in direzione opposta alla loro. Il pesce anziano li apostrofa dicendo: “Salve ragazzi, come è l’acqua oggi?”. I giovani pesci continuano in silenzio a nuotare per un po’, finché, fermandosi di botto, uno chiede all’altro: “Acqua? Ma che cos’è l’acqua?”. La morale è che nello scorrere del tempo non ci accorgiamo di ciò che è essenziale e ovvio, in questo caso l’acqua, che è la “casa dell’essere”.

L’obiettivo del Festival è scoprire l’acqua in cui nuotiamo tutti e che sta ridisegnando le nostre vite quotidiane, sempre più “vite miste”, cioè on line e off line. Con effetti dirompenti nelle relazioni interpersonali, nella coscienza individuale, nelle dinamiche economiche e sociali, nella stessa esperienza spirituale. Il rischio è che diventiamo senza accorgercene “figli degli algoritmi”, più che “figli delle stelle”. La tecnologia produce anche un cambio antropologico (dalle fake news all’intelligenza artificiale), la digitalizzazione è una (r)evoluzione che è anche rivoluzione dell’informazione. “Parliamo, ascoltiamo, comunichiamo: ci sembra scontato, invece è una grande invenzione che perfezioniamo continuamente”.

Francesca Sammarco

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